La lettura è cibo per l'anima. Vivere all'interno dei testi, classici o moderni che siano, è sicuramente un'esperienza straordinaria: chi riesce ad immedesimarsi nei protagonisti dei libri, chi è capace di vivere le loro avventure con lo stesso entusiasmo dei personaggi, potrà dire sicuramente di aver avuto mille giovinezze ed altrettante soddisfazioni.
Leggere ha un prezzo ovvio e, per quanto gli E – Book abbiano facilitato l'acquisto, la carta stampata mantiene comunque il suo fascino. Lo scambio, il classico baratto, all'interno della cultura del libro ricopre quasi un compito fondamentale: scegliere infatti di cambiare il proprio libro con un altro, a costo zero, corrisponde praticamente allo spostamento di capitale culturale, una catena che innesca processi infiniti che possono contagiare centinai di soggetti.
Nel 2011, seguendo questo spirito, due coniugi statunitensi inventarono e resero noto il principio del "Book Sharing", una libreria fissa in uno spazio pubblico all'interno della quale sono già presenti dei testi vari ed ogni cittadino può comodamente prenderne qualcuno lasciando però altrettanti libri negli scaffali. Mesi fa, sulla linea di questa idea, un gruppo di giovani messinesi ha sistemato la stessa iniziativa adattandola al centro città. L'intero corpo del progetto ha incontrato, inoltre, l'interesse del Consiglio della IV Circoscrizione e dell'Amministrazione Comunale. L'Assessorato alla Cultura, infatti, patrocinerà l'idea e l'ha già inserita all'interno delle attività natalizie.
Domani, alle 17, i giovani che hanno innescato la miccia collocheranno la libreria, con diversi testi donati da loro stessi, a Piazza Cairoli. Da quel momento in poi i cittadini potranno innescare la catena di scambio che sta alla base del Book Sharing in totale autonomia, trasformando il centro in un salotto letterario a cielo aperto.
Claudio Panebianco