Nuovo importante passo avanti nel tentativo di risoluzione delle vertenza Triscele. Il Dipartimento di pianificazione urbanistica del Comune ha infatti depositato gli atti relativi alle varianti parziali al piano regolatore generale in merito al cambio di destinazione d’uso della superficie in cui sorge l’attuale stabilimento ex Birra Messina. Una passaggio che apre le porte alla parte finale dell’iter che consentirà alla famiglia Faranda di avviare l’operazione edilizia sull’area e successivamente delocalizzare dell’impianto.
Due le delibere del consiglio comunale che verranno depositate in libera visione al pubblico, per venti giorni consecutivi, a partire dal giorno successivo a quello della pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana e presso i locali della Segreteria Generale del Comune di Messina. Si tratta della 41/C del 4 maggio 2011 sulla “variante parziale da zone B1 a zone B4c, derivante da errori materiali indicanti zone B1 ricadenti al di fuori del perimetro del piano regolatore Borzì, in contrasto con l’art.36 delle norme tecniche di attuazione del Prg” e della 80/c del 16 novembre con la quale, sulla base della sentenza del Tar del 2009, si adegua il livello di edificabilità dello stabilimento all’area degli ex Molini Gazzi.
La procedura prevede adesso che entro i successivi dieci giorni decorrenti dalla data di deposito potranno essere presentate opposizioni dai proprietari di immobili interessati o osservazioni da parte di chiunque. Superata questa fase, qualora la pratica non dovesse incorrere in ostacoli, gli atti verranno poi inviati al Cru a Palermo che entro sessanta giorni dovrà esprimersi (non vale in silenzio-assenzo) ratificando o meno le modifiche al Prg.