Grande successo sabato scorso a Mili San Pietro per la seconda edizione del Cultural Day 2016 organizzato dall'Associazione Ionio e dalla Pro Loco Messina Sud col patrocinio del Comune di Messina. Molto apprezzati i camminatori dell’associazione “Amici dei Cammini francigeni di Sicilia” che hanno scelto la Chiesa come punto di arrivo del loro viaggio a piedi da Palermo. Sono stati accolti dalla suggestiva rievocazione storica in costume che ha fatto rivivere l’atto di fondazione della Chiesa così come avvenne ai tempi del Conte Ruggero. Il tutto è stato curato dall’associazione Marduk.
Al centro della scena anche l'operazione “Salva i monumenti”: una performance dimostrativa della Scuola Coloristica Siciliana, guidata da Dimitri Salonia, che ha realizzato una struttura removibile per mostrare come mettere in sicurezza parte del monastero di grande valore storico artistico e sensibilizzare così le istituzioni. La comunità rischia di perdere un importante bene storico e proprio per questo, Dimitri Salonia, e gli altri artisti della Scuola Coloristica Siciliana, Lidia Monachino, Tanja Di Pietro, Alberto Avila, Sebastiano Miduri, e Riccardo De Leo hanno realizzato una performance artistico-dimostrativa creando una struttura removibile per mostrare come mettere in sicurezza parte della Chiesa.
La Fondazione Salonia già in passato si è occupata degli siti Basiliani e vorrebbe rilanciarli con la Pro Loco Messina Sud e l'associazione Ionio creando degli itinerari Basiliani, vista la notevole presenza di queste meravigliose abazie e monasteri a Messina. Durante la giornata si è potuta ammirare anche l’esposizione dei pupi siciliani a cura dell'associazione Opera dei Pupi Messinesi in memoria di Rosario Gargano e la mostra dell'incisore su pietra Ciccio Muscarà. Molti hanno apprezzato anche il trekking naturalistico fotografico alla scoperta del borgo medievale "case Insoddi" a cura di Simona Bonanno. Ai partecipanti è stato offerto un pranzo frugale tipico dello stile di vita dei monaci basiliani preparato dall'associazione i Normanni.