La domanda non è peregrina e rientra nel voluminoso “epistolario” tra amministrazione Accorinti, Consiglio comunale, Ordini professionali, sindacati, dirigenti sulla Variante al Prg.
A ridosso dell’avvio del dibattito in Aula infatti, è esplosa la “grana” dell’obbligo di astensione per quei consiglieri che abbiano parentele fino al quarto grado con proprietari di terreni o immobili interessati alla Salvacolline. Al di là del tempo che sarà necessario per questo tipo di accertamento e per tutti i dubbi che ne seguiranno, giacchè chi contravviene commette un reato, il capogruppo di Felice per Messina Giuseppe Santalco si chiede se anche gli assessori abbiano firmato analogo documento in merito alle proprie parentele.
“Con riferimento alla e-mail inoltrata il 27 febbraio- scrive Santalco- nel condividere l’esigenza di informare i Consiglieri Comunali sul contenuto dell’art. 16 della Legge Regionale n° 30 del 2000, ritengo utile e doverosa da parte dell’amministrazione fornire ai singoli Consiglieri in dettaglio quali sono i parenti o affini sino al quarto grado, dal momento che non è specificato in modo adeguato. Inoltre si chiede, per poter votare in coscienza, informazioni su come regolarsi nel caso in cui nell’elenco siano incluse società di capitali alla cui composizione potrebbero partecipare parenti o affini sino al quarto grado”.
Nessuno dei consiglieri infatti vuol rischiare di commettere un reato in modo inconsapevole dal momento che la normativa sotto questo profilo non è dettagliata ed i tempi sono ristretti.
“Fra l’altro, per adeguarsi a quanto sicuramente fatto dagli amministratori – assessori in Giunta allorchè hanno votato la Variante, si chiede di conoscere su come loro hanno espresso di non incorrere nella ipotesi di cui all’art. 30 ed in particolare i criteri adottati. Con una dichiarazione o meno nel verbale di Giunta. Quindi si chiede di conoscere se occorre una dichiarazione scritta o meno sia da parte di chi partecipa ai lavori d’Aula sulla Variante, sia da parte di chi invece, incorrendo nelle ipotesi di legge, non può essere presente.Si resta in attesa di urgente riscontro di una nota che in maniera chiara e intellegibile dia istruzioni ai Consiglieri circa il comportamento da adottare”.
All’orizzonte della Variante quindi si profila sicuramente uno slittamento dei tempi e nuove frontiere di polemiche, anche perché, il caso della ricerca dell’albero geneaologico è spuntato come un fungo pochi minuti primi dell’avvio del dibattito e non è escluso che di “funghi” ve ne siano altri ancora….
R.Br.