La Regione farà la sua parte, così come garantito dal presidente Crocetta sia dopo il primo incontro con il commissario Croce, alla vigilia delle elezioni regionali, che subito dopo il suo insediamento a Palermo. L’àncora di salvataggio del governo regionale è di 40 milioni di euro, da restituire, con ogni probabilità in 20 anni, quindi un lasso di tempo tale da non essere impossibile da sostenere.
E’ quanto emerso dall’incontro che si è tenuto nel pomeriggio alla Regione, tra il presidente Crocetta, il commissario Croce, il consulente del Comune Nino Dalmazio, il segretario di Palazzo Zanca Santi Alligo, l’assessore regionale alle infrastrutture Nino Bartolotta ed il coordinatore provinciale del Movimento Il Megafono Crocetta Presidente Giuseppe Ardizzone. In primo piano il rischio dissesto del Comune e la richiesta di risorse da parte del commissario, che ha espressamente chiesto l’incontro di oggi per cercare di capire quante somme potessero essere destinate alla città per tamponare le falle prima della scadenza imposta dalla Corte dei Conti, il 27 dicembre. Il salvacomuni varato dal Parlamento ha tempi più lunghi ma la città ha bisogno di risorse immediate per respirare e vedere i primi spiragli.
Croce nei giorni scorsi ha detto chiaramente che per chiudere il bilancio previsionale ed evitare in parte l’avvio delle procedure per la dichiarazione del dissesto, occorrono almeno 50 milioni, il presidente della Regione si è impegnato a destinarne 40 milioni, a titolo di anticipazione, che potrà essere restituita in due decenni. Il commissario Croce ha prospettato un piano di riequilibrio del bilancio, basato sulla valorizzazione patrimoniale e su misure correttive pluriennali, finalizzate al contenimento delle spese correnti nonche' all’ incentivazione delle entrate anche attraverso quella riscossione dei crediti risultata oltremodo carente in questi anni. Il piano sarà trasmesso nei prossimi giorni alla Regione, e, probabilmente sin da venerdì, la giunta Crocetta inizierà a valutare la possibilità di dare il via libera ai finanziamenti in tempi brevi. Nel corso dell’incontro si è discusso dei servizi sociali e del rischio di licenziamento per quasi 500 operatori tra dicembre e gennaio e sono emerse soluzioni da attuare per evitare il peggio, come ad esempio una proroga dell’affidamento dei servizi alle cooperative per i prossimi sei mesi, scongiurando così una situazione a dir poco drammatica. Soluzioni in arrivo anche per Casa Serena, allo studio la possibilità di trasferire temporaneamente gli anziani nell’ albergo di proprietà della Regione nella zona dei Colli Sarrizzo, solo per il tempo necessario ai lavori di ristrutturazione ed adeguamento alle normative in materia di sicurezza. Al vaglio infine gli interventi da fare per quel che riguarda la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, dopo la sentenza del Tar che ha dato lo stop all’ampliamento del sito, fatto questo che nelle prossime settimane comporterà un serio rischio di nuova emergenza rifiuti (vedi articolo) .
Nel corso dei prossimi giorni quindi gli esperti di Croce e gli uffici di Palazzo Zanca lavoreranno alacremente per fornire tutti gli elementi utili alla Regione per l’erogazione dei 40 milioni, un piano di riequilibrio pluriennale, simile a quello richiesto dal salvacomuni, ma con tempi più brevi nell’erogazione e tempi decisamente più “morbidi” nella restituzione.
Rosaria Brancato