Falsa partenza per la maratona Salva Messina. Questa mattina alle 9.30 doveva prendere il via la commissione Bilancio per iniziare ad esaminare le 42 delibere annunciate dal sindaco De Luca due giorni fa con un fittissimo cronoprogramma che dovrebbe portare all’approvazione del Piano di riequilibrio il prossimo 23 novembre.
I consiglieri si sono presentati puntuali in aula, a mancare però erano proprio le delibere. Per oltre un’ora hanno atteso di capire cosa fare e come organizzare i lavori, la seduta di commissione è stata aperta e sospesa più volte, ma invano. Alle 10.30 è stato chiamato il presidente del consiglio Claudio Cardile a cui l’aula ha chiesto notizie sugli atti che il sindaco De Luca fino a ieri sera aveva promesso per questa mattina.
«In questo momento non è arrivata nessuna delibera. Dalla segreteria del sindaco hanno inviato una nota in cui chiedono di aggiornare i lavori della commissione alle 16. Non so come dobbiamo procedere, il sindaco ci aveva assicurato che oggi avremmo avuto gli atti deliberativi ma di fatto non abbiamo nulla» ha detto il presidente Cardile.
E poco dopo è arrivata una nota dal sindaco che ha chiesto un differimento alle 16 «per consentire agli uffici di completare le delibere approvate in giunta fino alle 3 della scorsa notte».
Uno stallo che ha scatenato polemiche e ha creato un forte scontro tra i consiglieri.Il primo a esprimere disappunto per l’atteggiamento del sindaco il consigliere Libero Gioveni: «Nella conferenza dei capigruppo si era detto di annullare tutte le commissioni perché qeusta mattina doveva partire un iter che ci avrebbe portato alla rimodulazione del piano di riequilibrio il 23. Per esempio oggi in V commissione si doveva discutere di un problema urgente sulle scuole e ha dovuto annullarla ingoiando un boccone amaro (VEDI ARTICOLO A PARTE). L’amministrazione non ha rispettato i tempi».
Ma a surriscaldare gli animi l’intervento del consigliere Pd Gaetano Gennaro: «Non possiamo organizzare i nostri lavori e andare avanti assumendoci responsabilità solo per andare dietro all’impostazione politica e alla tempistica che questa amministrazione pensa di avere nella gestione della città. Abbiamo dato a questa amministrazione forse più credito di quello che meritava, le responsabilità però ce le assumiamo noi. Non ce lo deve dire questa amministrazione quando aggiornare i nostri lavori, non è corretto. Ad ora non possiamo aggiornare un bel niente perché non ci sono delibere, non ci sono argomenti all’ordine del giorno».
Le parole di Gennaro, che di fatto ha detto all’aula di valutare se accettare questo rinvio alle 16 chiesto dal sindaco o se decidere in autonomia di riconvocare direttamente domani i lavori dell’aula, hanno così spaccato l’aula.
Sulla scia di Gennaro i 5Stelle. «Questa situazione che stiamo vivendo non ci stupisce, questa amministrazione diverse volte ha svilito il ruolo del consiglio. Siamo d’accordo con il collega Gennaro. Stiamo parlando di delibere importanti» ha detto Cristina Cannistrà, seguita dal collega Giuseppe Fusco che ha parlato di un consiglio svilito e defraudato dall’atteggiamento dell’amministrazione.
Polemico anche Giandomenico La Fauci: «Ieri sera il sindaco diceva che questa mattina almeno una delibera sarebbe arrivata in aula. Aggiornare a pomeriggio ha poco senso».
In direzione opposta il consigliere di LiberaMe Nello Pergolizzi che nel suo intervento ha puntato dritto a Gennaro: «Ci dobbiamo rendere conto che ci sono consiglieri che la pensano in un modo e c’è anche una parte di consiglio che intende valutare, esaminare e andare avanti. Le proposte di chiudere, aggiornare, riconvocare non fa altro che prestare il fianco agli attacchi del sindaco. Pensate che i cittadini possono capire i motivi per cui noi alle 16 non possiamo tornare in aula? Ogni minuto perso ci potrebbe mettere di fronte a gravi responsabilità».
I nervi sono esplosi sugli interventi di Salvatore Serra e Salvatore Sorbello che hanno alzato la voce per dire che doveva essere rispettata la richiesta del sindaco di posticipare alle 16 e piuttosto di capire perché queste delibere non ci sono ancora e di verificare negli uffici di presidenza del consiglio per capire cosa sta accadendo.
A chiudere la querelle però ci hanno pensato i 5Stelle che in gruppo si sono alzati e hanno abbandonato l’aula facendo cadere il numero legale. La seduta si è chiusa così. La commissione a questo punto dovrà essere convocata nuovamente e a quanto pare se ne parlerà domani. Al momento la maratona è rinviata.
Francesca Stornante