Piemonte, la Cgil: “Il patrimonio è un falso problema. C’è chi vuol far saltare il banco”

In merito all'accorpamento dell'Ospedale Piemonte all'I.R.C.C.S. Centro Neurolesi "Bonino Pulejo", la FPCGIL sente il dovere di intervenire, con il solo intento d'interrompere la squallida commedia che vede avvicendarsi la politica regionale.

Il popolo messinese assiste, attonito e da diverso tempo, a questo squallido teatrino della peggior politica. La vertenza non può essere liquidata come « Una sterile contrapposizione fra gruppi con idee diverse sul modo di arrivare al comune obiettivo»; è assolutamente necessario far comprendere ai cittadini che se i nostri rappresentanti politici non raggiungono un pacifico accordo entro il 7 gennaio, appare scontato che l'aula dell'Ars rappresenterà il luogo dove verrà celebrata la "morte" del glorioso Ospedale Piemonte-dichiarano Clara Crocè Segretario Generale della PCGI Antonio Trino coordinatore provinciale sanità e Guglielmo Catalioto coordinatore provinciale Medici.

Non si tratta di strumentalizzare o di ingigantire i fatti: le cose stanno semplicemente così! E' quindi inutile e poco opportuno tentare, in questo frangente, di disquisire sulla destinazione dei beni immobili dell'Ospedale Piemonte, anche perché questo è un "falso" problema che ha solo l'aria di una banale scusante per far "saltare il banco" ed addossare agli altri le colpe. Questo è un copione già visto, la solita minestra riscaldata alla quale ci hanno ormai abituati, la motivazione della disaffezione politica manifestata da questa martoriata città, umiliata e in crisi, che invece avrebbe bisogno di una politica che si impegni, non solo a mantenere, ma soprattutto a creare nuovi posti di lavoro; pertanto, nel caso in cui la politica messinese non riuscisse a realizzare questo importante e utilissimo progetto, la popolazione assisterebbe, ancora una volta, alla perdita di una grande opportunità di sviluppo economico per l'intera comunità.

Ma qualcuno ci vuole dire una volta per tutte in che "cosa" consiste questo PATRIMONIO del Piemonte? Ci vogliono spiegare le motivazioni ostative ad assegnarlo a questa o quella azienda (entrambe pubbliche!)? Potremmo sapere un inventario analitico dei suddetti beni ed il loro reale valore di mercato allo status quo? Ma veramente vogliono farci credere che il problema siano questi beni? Se effettivamente sono i beni il problema, di cosa hanno paura i nostri referenti ? Temono che gli stessi vengano venduti "sottobanco" o che si scopra qualcosa di diverso sconosciuto a tutti noi? Come mai questo allarmismo sul patrimonio si sta scatenando oggi e non quando in passato sono stati già alienati dei "pezzi" dello stesso (forse i più pregiati)? Come sono stati amministrati fino ad oggi i predetti beni immobiliari? Chi non vuole veramente che il Piemonte "prenda il volo"? A chi dà "fastidio"? Come mai di questo patrimonio solo le due aziende fattivamente coinvolte non sono particolarmente preoccupate nè accampano diritti e/o dinieghi?

La FPCGIL non ci sta a veder immolare la dignità dei cittadini messinesi sull'altare di questo squallido spettacolo e vuole ricordare come l'approvazione del decreto attuativo della legge 24 rappresenti l'unica soluzione alla reale rifunzionalizzazione del Piemonte, un progetto che consente di far convivere l'emergenza-urgenza con la mission dell'IRCCS Neurolesi attraverso la creazione del più grande centro di riabilitazione del Mediterraneo, evitando che diventi un altro "Margherita", anzi rilanciandolo e creando opportunità lavorative, scopo pregnante, quest'ultimo, di una corretta attività sindacale svolta nell'interesse collettivo e non personalistico.