Politica

“Salvate” il sindaco Basile dal big bang della galassia De Luca

MESSINA – Eugenio Scalfari, nei suoi editoriali, amava citare il grande Ettore Petrolini. Così l’artista si rivolgeva a chi l’aveva fischiato in teatro: “Io non ce l’ho con te ma con quelli che ti stanno vicino e non ti hanno buttato di sotto” (in romanesco). L’episodio può essere letto in chiave metaforica e, nel caso delle tensioni nell’amministrazione Basile dopo lo sfogo del leader De Luca, “Dimettevi”, si potrebbe osare: “Io non ce l’ho” con il leader di Sud chiama Nord, che ha il suo stile e il suo carattere, ma con una classe dirigente del partito che non riesce ad arginare alcune fughe in avanti di Cateno De Luca.

Oggi pomeriggio è in programma la conferenza stampa a Palazzo Zanca del deputato regionale e sindaco di Taormina dopo l’uscita dal Policlinico. È evidente che le ambizioni alle Europee, con la lista “Libertà”, e il nervosismo interno, con tanto di giuramento di “fedeltà” da parte di 13 consiglieri comunali, danneggiano l’azione amministrativa e rischiano di delegittimare Basile. Sia chiaro, la leadership di De Luca è fuori discussione. Lui è il capo ed è normale che il sindaco di Messina debba attenersi a una linea politica che vede in Sud chiama Nord il punto di riferimento. Ma, sul piano amministrativo, la “messa a disposizione” di assessori e presidenti delle partecipate può minare il ruolo del primo cittadino.

La valutazione sull’operato degli assessori spetta al sindaco

La valutazione sull’operato degli assessori e dei componenti delle partecipate spetta in primis al sindaco. Quest’ultimo, invece, rischia di essere travolto, nella sua azione amministrativa, dal bing bang della galassia deluchiana, tra espulsioni e conflitti, in base alla fedeltà o meno al progetto delle Europee. Il tutto in un momento cruciale per l’amministrazione Basile, in cui c’è da mettere a fuoco cosa sta funzionando bene e cosa invece va corretto in corso d’opera. E presto.

“No a un padre padrone e a un Basile sminuito”

Osservava ieri Cristina Cannistrà, coordinatrice provinciale del Movimento Cinquestelle: “Più che una ‘chiamata alle armi’, quella di Cateno De Luca sembra un’indebita intromissione nella vita amministrativa del Comune di Messina. Oggi rivendica il suo ruolo di padre padrone e cerca di dettare tempi e modi all’amministrazione comunale, visto che, a suo dire, non si sta impegnando abbastanza per Sud chiama Nord. Tutto ciò non riguarda certo la vita dell’Ente e l’interesse dei messinesi. Ma serve solo e soltanto all’ex sindaco di Messina che, evidentemente, non accetta che il suo progetto politico si stia rovinando”.

Non meno pesante il Coordinamento provinciale del Pd: “De Luca pretende che assessori e consiglieri di cda smettano di amministrare e vadano in giro a cercare voti per lui. In tutto ciò, è imbarazzante l’atteggiamento del sindaco Basile, il quale sembra non accorgersi di quanto sia stato sminuito nel suo ruolo e minimizza la portata delle affermazioni”.

De Luca tuteli l’amministrazione Basile

Al di là della normale dialettica politica, e le critiche Dem e Cinquestelle sono legittime, c’è bisogno che De Luca sostenga il “suo” sindaco e il progetto con Basile sindaco. Progetto che ha anche conseguito alcuni risultati significativi. Il capo di Sud chiama Nord non anteponga la sua “Libertà”, in una perenne campagna elettorale, alla tutela di un impegno amministrativo che deve essere giudicato sulla base del suo operato.

Le Europee, con la spada di Damocle del 4 per cento, non possono essere il “tagliando” della Giunta Basile. Meglio pronunciarsi sulle prossime relazioni di fine anno degli assessori: sulla base di ciò che hanno fatto, e che intendono realizzare, si può esprimere un giudizio compiuto.