Dall’alba di questa mattina i lavoratori della centrale termoelettrica Edipower e quelli delle aziende dell’indotto si sono uniti per protestare nuovamente ai cancelli dell’impianto.
Per Filctem-Cgil Flaei-Cisl Uiltec-Uil l’azienda conferma la prossima chiusura del sito; una salvezza c’è e consiste nella riconversione, ma il progetto non viene ancora presentato nel dettaglio nemmeno ai sindacati.
“Le istituzioni – affermano i sindacati – anziché pretendere finalmente da Edipower chiarezza sulla salvaguardia dell’impianto, esercitando così il loro ruolo di mediazione, si limitano ad attendere la presentazione del progetto facendo intendere che non andranno oltre la semplice verifica dello stesso”.
“Una pericolosa situazione di impasse e confusione – denunciano i sindacati – che si consuma però in un territorio che ancora attende gli interventi di bonifica ambientale, e dove lavoratori e cittadinanza vengono abbandonati agli effetti di una vergognosa e strumentale propaganda che tende addirittura a confondere un impianto a CSS con un inceneritore alimentando inopportune paure e contrapposizioni”.
La protesta sembra quindi destinata a proseguire e ad acuirsi.