San Luca, situato alle falde del massiccio dell’Aspromonte da poco entrato nella rete mondiale dei Geoparchi, è attraversato dalla fiumara Bonamico. Un nome eccentrico per una fiumara, ma capace di evocare paesaggi dal facile paradosso: ameni e aspri. Quel paradosso descritto da Corrado Alvaro, nato a San Luca unico vincitore dell’ambito premio Strega (1951) con Quasi una vita.
Di grande interesse, dal punto di vista naturalistico, il luogo ospita alcune formazioni di pietra conglomerata tra cui spicca Pietra Cappa, uno dei più grandi monoliti d’Europa. Il borgo della città metropolitana di Reggio Calabria, non è molto popolato (circa 3.600) abitanti, ma è carico forza e tenacia. Quella tenacia tipica della Gente in Aspromonte “che mette il patriottismo nelle cose più semplici, come la bontà dei loro frutti e dei loro vini. Amore disperato del loro paese, di cui riconoscono la vita cruda, che hanno fuggito, ma che in loro è rimasta allo stato di ricordo e di leggenda dell’infanzia.” (Corrado Alvaro)
Ed è una storia di bontà, ricordi e senso di appartenenza quella che spinge un giovane gruppo di San Luca ad avviare un progetto che porti lustro e notorietà positiva. San Luca illustrato Un progetto capace di muovere l’emozione e la curiosità o più profondamente, come dichiara il suo fondatore Francesco Pelle: “Vorrei dare luce al fatto che non sono il fondatore di un mero gruppo, ma che abbiamo fissato degli obiettivi che vanno ben oltre lo scopo iniziale. La costituenda associazione in primis, la realizzazione di iniziative quali il video sulle tradizioni sanluchesi e altre iniziative in programma.”
“Abbiamo organizzato una raccolta fondi a scopo benefico. Di gruppi ne vediamo a migliaia, ma che si danno obiettivi concreti e che cercano di realizzarli per il bene comune, credo si possano contare sulle dita della mano. Dal gruppo realizzato il sito web www.sanlucaillustrato.it dopo. Ho fondato tutto questo per far rivivere vecchie fotografie, ma a San Luca e non solo è stato sposato da tanti per fare molto di più. Inizialmente era il “mio” gruppo, ora è il gruppo di tutti. ” – conclude.