Il 4 Agosto ricorre la Solennità del Ritrovamento delle Reliquie dei Santi Placido e Compagni Martiri, ossia l’anniversario del rinvenimento delle loro spoglie, quest’anno il quattrocentotrentaduesimo. È l’occasione per i festeggiamenti in onore del santo che da lunghissimo tempo è uno dei patroni principali di Messina, sebbene attualmente si propenda un po’ ovunque per considerarne un unico.
Placido visse nel tempo in cui l’Impero Romano d’Occidente era al collasso, invaso da stranieri in ogni dove e sconvolto da una totale crisi religiosa; figlio di Faustina, messinese, e di Tertullo, apparteneva alla potente casata Anicia, che aveva rami e proprietà in molte province e che di lì a poco sarebbe riuscita a porre sul trono imperiale ben due suoi membri. Placido era un monaco, compagno della prima ora di Benedetto da Norcia, dal quale fu inviato a operare in Sicilia, sua terra d’origine, ove lo seguirono la sorella Flavia e i fratelli Eutichio e Vittorino; fondarono un monastero nell’area della necropoli occidentale di Messina e Placido ne divenne l’abbate. Durante una scorreria di pirati vandali seguaci dell’Arianesimo, i quattro furono catturati e torturati; si dice che Placido continuò a parlare e a confortare i compagni pur con la lingua mozzata, ma alla fine furono tutti uccisi insieme agli altri monaci.
Il luogo in cui fu fondato il monastero, e quello in cui i santi martiri morirono, è lo stesso in cui poi sorse la Chiesa di San Giovanni di Malta, ora incorporata nel Palazzo del Governo; là, durante un restauro nel 1588, furono ritrovati i corpi di Placido, Flavia, Eutichio e Vittorino, e si narra che sùbito ruscellò dalla roccia un’acqua che si scoprì avere facoltà curative, ed essa sgorga tutt’oggi.
Per celebrare la memoria del Santo, gloriosissima per i cristiani Messinesi, l’Arciconfraternita Compagnia di San Placido e l’Associazione Aura hanno voluto sfidare gli ostacoli creati dalla generale situazione sanitaria e hanno preparato un programma in perfetto equilibrio tra le norme imposte e la manifesta fede che si dispiegherà perlopiù negli ambienti della Chiesa Palatina e Gerosolimitana di San Giovanni di Malta e San Placido e Compagni Martiri (via San Giovanni di Malta n. 2, angolo con la Via Placida); sarà inclusa proiezione di filmati del progetto #porteaperteallaculturaconl’associazioneAURA a cura dell’Associazione e di TempoStretto.
Per tutti i giorni dei festeggiamenti sarà possibile ritirare i biscotti tradizionali chiamati Lingue di San Placido preparati dal mastro pasticcere Placido dell’Acqua, così chiamati perché ricordano la leggenda del suo miracoloso eloquio a lingua tagliata. Sarà altresì possibile ottenere la cosiddetta Acqua di San Placido ritenuta prodigiosa, che sgorga ancor oggi dal punto preciso in cui furono ritrovate le reliquie.
Tutte le celebrazioni e le iniziative si svolgeranno, come prima accennato, nel rispetto delle norme anti-coronavirus.
Come ha affermato il Rettore monsignor Oteri, questa solennità si propone come occasione per la cristianità messinese per rinsaldare la propria fede che in questo tempo di pandemia è stata messa sotto attacco da più fronti e per rifondarla grazie alla testimonianza del santo Placido e dei suoi compagni.