E’ stata la prima azienda sanitaria pubblica della Sicilia a tagliare il traguardo della certificazione del bilancio (quello chiuso al 31 dicembre 2017) da parte di una società indipendente. Per l’Irccs Piemonte un risultato ottenuto attraverso un lavoro di squadra volto a rafforzare l’efficacia dei controlli interni e che a fine agosto ha registrato la certificazione da parte di una società di revisione indipendente così come avviene già in altre regioni d’Italia.
La revisione contabile è una metodologia codificata in precisi standard attraverso i quali la società di revisione esprime un proprio giudizio indipendente sul rispetto da parte dell’azienda sanitaria, di norme alla base della redazione del bilancio e sulla sua capacità di rappresentare in maniera veritiera e corretta la situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Le aziende, in base alla normativa del 2012, devono dimostrare di poter garantire l’erogazione dei servizi utilizzando le risorse assegnate secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità.
“Non è ancora ad oggi un obbligo- spiega il commissario straordinario dell’Irccs Angelo Aliquò– ma la certificazione del bilancio l’abbiamo vista come un’ opportunità. E’ stata infatti utile per istituire regole certe su ogni nostro comportamento, che garantiscano sicurezza e trasparenza nelle procedure. Adesso si dovrà percorrere questa strada regolarmente, individuando cosa migliorare perché l’offerta sanitaria e la ricerca scientifica abbiano una base sicura, necessaria per migliori sviluppi futuri a vantaggio degli utenti”.
La certificazione del bilancio consente una piena trasparenza attraverso l’eliminazione delle diseconomie e si basa su sistemi informativi di controlli interni per ridurre i rischi di eventuali errori o frodi e porre in essere verifiche di dettaglio sulle operazioni e sui saldi di bilancio o analisi comparative di diverso livello (ad esempio il controllo capillare sulle scorte di magazzino e sui movimenti).
“E’ stata una opportunità utile per garantire sicurezza e trasparenza nelle procedure- conclude Aliqò- per consentire controlli esterni e rendere trasparente il lavoro dell’azienda. Penso sia un risultato importante che giunge alla fine di un triennio di lavoro duro e spesso silenzioso. Abbiamo trasformato una azienda, passando ad esempio, solo per le prestazioni riabilitative, dai 310 ricoveri del 2015 agli oltre 1000 ricoveri previsti nel 2018. Abbiamo anche reso servizi sanitari nuovi, necessari ed efficaci, basando tutto ciò su una solida e trasparente struttura organizzativa. Questo grazie al lavoro di persone straordinarie per competenza e dedizione che nella maggior parte dei casi erano in situazione di precariato e per fortuna oggi sono state giustamente stabilizzate”.
Rosaria Brancato