Si svolgerà domani, lunedì 27 alle 11:00 a Palermo presso il piano zero della Sala Riunioni dell’Assessorato alla Sanità, in sinergia tra l’IRCCS Bonino Pulejo e l’Assessorato alla Sanità e con la collaborazione della Direzione Generale del Ministero della Salute Giovanni Leonardi e la Direzione Generale della Digitalizzazione, del Sistema Informativo Sanitario e della Statistica Massimo Casciello, la conferenza stampa relativa all’istituzione della Rete di Telestroke Riabilitativo. La rete prevede la costituzione del centro Hub rappresentato dall’IRCCS Bonino Pulejo (in duplice veste anche di Spoke) e i vari distretti Spoke rappresentati da:
– Ospedale Cannizzaro di Catania;
– Ospedale S. Elia di Caltanissetta;
– Ospedale S. Antonio di Trapani;
– Ospedale Villa Sofia di Palermo;
Lo scopo dell’istituzione di questa rete prevede la valutazione, l’efficacia e il rapporto costi/benefici della teleriabilitazione dello stroke in fase acuta al fine di tracciare un percorso dedicato, dalla presa in carico in strutture di riabilitazione intensiva sino al reinserimento sociale. Il sistema nasce con l’obbiettivo di dare una risposta alla riabilitazione motoria neurologica post ictus. Allo stato attuale, la riabilitazione nei pazienti affetti da patologie neurologiche, muscolo-scheletriche, cognitive e logopediche presenta in termini generali due limiti, di cui uno di carattere medico-scientifico legato all’efficacia reale e misurabile della terapia riabilitativa e uno di carattere strutturale-ospedaliero che coinvolge aspetti relativi sia alla logistica ed alle modalità di svolgimento delle terapie stesse, sia di management dei risultati.
Il costo medio dell’assistenza in Italia per i primi tre mesi dopo l’ictus è di circa 6.000 euro per paziente, a tale somma si aggiungono i costi indiretti/sociali (aspetto psicologico, personale e familiare) che risultano difficilmente calcolabili. Secondo le Linee Guida Italiane per la prevenzione e il trattamento dell’ictus cerebrale, nei pazienti con ictus è indicato integrare, fin dalla fase acuta, l’attività di prevenzione della disabilità (mobilizzazione ed interventi riabilitativi precoci) con il programma diagnostico ed il trattamento di emergenza. La necessità di fornire tempestivamente, ed in maniera diffusa, terapie più efficaci ed a costi sostenibili può individuare nella teleriabilitazione una procedura in grado di ridurre i giorni di degenza ed il personale dedicato, mantenendo elevato il livello e la qualità delle cure, facilitando e migliorando la gestione dei pazienti con esiti di disabilità. Tale sistema VRRS (Virtual reality reahabilitation system) grazie ad un modulo di audio – videoconferenza configurato per effettuare un collegamento automatico in canale protetto (VPN) verso la clinica o il centro di riabilitazione, è una delle poche apparecchiature al mondo in grado di consentire (tra l’altro) la teleriabilitazione motoria. La piattaforma di telemonitoraggio riabilitativo del Centro Pilota sarà sita presso l’IRCCS Bonino Pulejo, da dove gli operatori saranno in grado di gestire completamente il sistema da remoto, esattamente come se l’apparecchiatura fosse in locale interagendo in tempo reale con il paziente, tramite il sistema integrato di video conferenza bidirezionale con telecamera a brandeggio e zoom di cui è dotato il VRRS. Il sistema VRRS è stato progettato per porre il paziente nelle condizioni di produrre verso il proprio Sistema Nervoso Centrale il feedback aumentato (augmented feedback) attraverso esercizi effettuati in ambiente virtuale che consentono di sviluppare la consapevolezza dei risultati dei movimenti effettuati (knowledge of results) e la consapevolezza della qualità dei movimenti stessi (knowledge of performance) La metodica VRRS è basata sulle informazioni per il sistema nervoso centrale quali l'evidenza dei risultati “knowledge of results” e la conoscenza della performance “knowledge of performance”. Studi scientifici hanno evidenziato l’assoluta parità di efficacia riabilitativa ottenuta con la modalità VRRS HOME rispetto alla terapia in sede. Questa funzionalità rende l’impiego del VRRS estremamente flessibile, adattabile e risolutivo di problematiche legate alla logistica: dalla domiciliazione dello strumento a casa del paziente, garantendo sempre il medesimo livello/qualità di terapia.