Il sindco di Mistretta, Liborio Porracciolo, denuncia le carenze strutturali e di personale del locale presidio ospedaliero e scrive al Governatore Siciliano, Rosario Crocetta, e ai vertici dirigenziali della Sanità siciliana, chiedendo la convocazione immediata di un tavolo tecnico per cercare la soluzione agli ormai annosi e delicati problemi che affliggono il presidio sanitario mistrettese.
Il nosocomio amastratino è stato per decenni il punto di riferimento di un vasto territorio dell’estrema provincia messinese, posta tra le province di Enna, Palermo e Messina, e che ha raccolto le emergenze dei comuni limitrofi come: Caronia, S. Stefano di Camastra, Reitano, Tusa, Motta d’Affermo, Pettineo, Castel di Lucio e Capizzi.
Oggi, purtroppo, dell’efficienza dell’Ospedale SS. Salvatore di Mistretta, resta ben poco. Non c’è un primario di chirurgia; la situazione dei posti SUAP, il servizio assistenziale rivolto ai pazienti in stato vegetativo e di minima coscienza, resta drammaticamente grave. Anche il cosiddetto punto nascite, con l’Ostetricia e la Ginecologia, “fiore all’occhiello” del nosocomio non esiste più. Per non parlare dell’“Unità Operativa di Neuroriabilitazione Intensiva”, della fondazione Maugeri di Pavia, dove sono attivi solo 22 posti letto contro i 40 previsti.