“La nuova rete ospedaliera appare migliorativa rispetto al vecchio disegno presentato dall’assessore Gucciardi a novembre. Miglioramento frutto anche delle osservazioni fatte nel merito. Ma guardando bene il nostro territorio pur se si registra una riconsiderazione dei livelli assistenziali offerti al territorio della provincia di Messina, con la previsione di ulteriori 2 DEA di I livello (Taormina e Milazzo-Barcellona, oltre al Papardo) ed il riconoscimento dell’Ospedale di Mistretta quale ospedale di Zona Disagiata, oltre quello di Lipari, non possiamo fare a meno di evidenziare che ancora una volta penalizza la già martoriata provincia di Messina che non tiene conto della peculiarità orografica della provincia stessa, unica e complessa”.
Le Federazioni del Pubblico Impiego e dei Medici CGIL CISL E UIL, Crocè, Emanuele, Calapai, Catalioto, De Luca, Macrì, ritengono inopportuna l’idea che si possa riunire su Barcellona-Milazzo il DEA di I Livello, unico in tutta la zona nebroidea, territorio pressoché montano e geograficamente vasto.
Secondo i sindacalisti il “Barone Romeo” di Patti, viene smantellato e declassato a mero Presidio Ospedaliero di Base, “come pure il P.O. di S. Agata di Militello, facendo venir meno sia la rete dell’Infarto che la Rete delle Nascite con serio rischio della popolazione dei Comuni Montani e disagiati. Di fatto la nostra provincia perde il punto nascita di Patti con relativa UTIN ed il punto nascita di S. Agata Militello, come il Presidio Ospedaliero di Patti perderà i posti di rianimazione mandando all’aria i lavori di adeguamento delle sale operatorie, ivi compresa la sala di emodinamica che sarebbe dovuta servire da supporto all’emodinamica per la rete IMA. Il presidio ospedaliero Piemonte dopo l’accorpamento con l’IRCCS Bonino-Pulejo ha avuto un’impennata nella richiesta di interventi di Emergenza Urgenza, si vede relegato di nuovo ad P.O. di Base (senza cardiologia), malgrado gli sforzi economici (e non solo) profusi. Il paradosso dell'Azienda Ospedaliera Papardo che ha dovuto cedere i posti per acuti al Piemonte, fra i quali Rianimazione e Cardiologia con UTIC e alla luce di questa proposta detti posti verranno soppressi o riassegnati?
Infine siamo curiosi di apprendere come potrà essere garantita la continuità assistenziale territoriale. Riteniamo perciò che a questa primo passaggio devono seguire i confronti territoriali con i Direttori Generali e mettendo in conto anche le deroghe previste dal Decreto Balduzzi per dare il giusto assetto e il giusto riordino della rete ospedaliera messinese per garantire al meglio servizi e continuità assistenziale e soprattutto velocizzare in maniera tale che si possa dare il via anche ai concorsi ed alle assunzioni”.