Nuova rete ospedaliera, per la Fp Cgil più criticità che effetti positivi

Sulla nuova rete ospedaliera si registra la nota della FP-Cgil che pur evidenziando le potenzialità sul piano dell’occupazione stigmatizza alcune criticità.

“Pur prendendo atto che la nuova organizzazione della rete ospedaliera potrebbe contribuire a risolvere la condizione del precariato, nonché di indire concorsi per rendere maggiormente efficiente ed efficace il servizio sanitario, evidenzia che la riorganizzazione della rete ospedaliera non può assolutamente prescindere da una accurata indagine epidemiologica, che tenga conto sia delle reali esigenze assistenziali della popolazione, sia delle caratteristiche orografiche del territorio”.

La Segretaria Generale della FPCGIL di Messina Clara Crocè , il responsabile del coordinatore provinciale Antonio Trino e il coordinatore provinciale dei Medici Guglielmo Catalioto ricordano che il territorio della provincia di Messina è prevalentemente montuoso e presenta delle criticità in gran parte legate alle dissestate vie di comunicazione, che incidono parecchio sui tempi di percorrenza e, pertanto, impediscono agli abitanti di alcune aree di poter ricevere tempestivamente cure adeguate.

Nonostante i Presidi di Mistretta e di Lipari siano stati qualificati quali Ospedali di Zona Disagiata, alcuni territori della provincia sono stati fortemente penalizzati.

“Si ritiene inopportuna l'idea di istituire il DEA di I Livello negli Ospedali Riuniti di Barcellona-Milazzo– si legge nella nota della FP CGIL- facendo confluire in esso l'intera popolazione residente nei Nebrodi il cui territorio è vasto e prevalentemente montuoso e i comuni che ricadono in questa area sono collegati tra loro e con la strada statale 113 da "precarie" vie di comunicazione. Il presidio ospedaliero "Barone Romeo" di Patti andrebbe elevato a DEA di I° visto che in esso sono allocati reparti di "elevata specialità" ed è stata istituita l'UOS di Emodinamica, che consentirà ad una popolazione di circa 120.000 abitanti di poter finalmente usufruire dell'angioplastica primaria in tempi utili”.

Il Sindacato contesta anche l’aver ridimensionato il presidio di S. Agata Militello riducendo i posti letto di Ostetricia e Ginecologia e sopprimendo l'Unità Operativa di Pediatria. Anche il "Papardo" è stato depauperato di tante unità specialistiche con soppressione dei relativi posti letto ed è oggi classificato come DEA di I livello.

“Unica nota positiva possiamo registrarla per il "Bonino-Pulejo-Piemonte" che vede consolidato ed ampliato quel percorso che lo vede attore principale, soprattutto, nel campo della riabilitazione- La FP-CGIL ritiene necessario che le strutture territoriali (assistenza primaria, domiciliare e residenziale) debbano essere riorganizzate e potenziate per offrire un eccellente servizio e migliorare la qualità e la diversità dell'offerta sanitaria attraverso l'istituzione di appositi tavoli tecnici”.

R.Br.