CATANZARO – “A Reggio Calabria si partiva non da un dato contabile ma da un dato che veniva fuori dal contenzioso“. Così il dirigente del Bilancio del Dipartimento Salute della Regione Calabria Angelo Vittorio Sestito ha risposto a Catanzaro, nel corso della conferenza stampa sull’accertamento del debito nella sanità calabrese, alle domande dei giornalisti sull’entità reale del debito dell’azienda provinciale di Reggio Calabria. Negli anni infatti molto si è discusso sulla situazione della sanità del reggino che aveva fatto gridare allo scandalo. Dai numeri, secondo quanto detto dai dirigenti del Dipartimento regionale, la situazione è molto diversa da come era apparsa in passato. “C’è stata in quel caso una task force di avvocati – ha spiegato Sestito – che hanno cercato di fare e l’hanno fatta una ricognizione di tutti i decreti ingiuntivi. Siamo riusciti ad acquisirla e si parlava di un debito che superava il famoso miliardo di euro solo per quella azienda. Poi, però, ci siamo accorti che molti di quei debiti erano stati già pagati. Abbiamo scoperto, infatti, che dei pagamenti effettuati non venivano comunicate le partite che non erano per questo state chiuse. E’ vero che si parlava di quel famoso miliardo di decreti ingiuntivi ma c’erano anche più di 6/700 milioni euro di pagamenti effettuati. Era questo – ha concluso Sestito – il fenomeno mitologico di Reggio Calabria che in parte era presente anche in altre aziende in maniera più limitata”.