Si è tenuta il 30 giugno l’ennesima riunione tra Cateno De Luca e i sindacati per trovare un accordo sul personale che dovrà transitare nell’Ambito di Raccolta Ottimale di vicina costituzione. Il punto è sempre lo stesso: il piano di lavoro redatto dal comune di Santa Teresa di Riva prevede 12 lavoratori in base al principio previsto dalla legge in materia (ciascun comune esercita il controllo sulla qualità e sulla economicità del servizio espletato), mentre i sindacati sostengono che le unità di lavoro in forza all’Ato sul territorio santateresino siano 22. Un braccio di ferro condotto da una parte dal primo cittadino che punta a risparmiare con la gestione diretta di raccolta e smaltimento rifiuti, dall’altra dalle organizzazioni sindacali che difendono il diritto dei lavoratori. Il tutto, però, senza il sostegno dell’attore principale della vicenda, l’Ato, nella persona del direttore Arturo Vallone, che ha disertato la concertazione e non ha neanche dato risposta alla lettera in cui De Luca chiedeva i nomi dei “presunti” 22 dipendenti. Una mancanza che permetterà al comune di Santa Teresa di procedere sulla strada intrapresa: “Le risorse umane previste (…) sono frutto di una valutazione riguardante le effettive prestazioni lavorative che l’Ato4 ha garantito in questi anni nel territorio comunale, così come viene verificato attraverso il nostro ufficio tecnico comunale” dichiara il sindaco che “stigmatizza il comportamento del direttore dell’Ato Me 4 in merito alla mancata comunicazione, per come da noi più volte richiesto, dei presunti 22 lavoratori che si asserisce aver prestato servizio contemporaneamente e a tempo pieno nel nostro territorio comunale”. De Luca parla chiaro ed esprime solidarietà per i lavoratori “abbandonati al loro destino da parte delle istituzioni regionali, dall’Ato 4 e dalla Ssr”. I sindacati hanno chiesto un ulteriore incontro per giorno 10 luglio, il primo cittadino si è detto disponibile “qualora sussistano fatti ed elementi nuovi rispetto alla situazione odierna, fermo restando che la procedura concertativa si è conclusa”.
Giusy Briguglio