“Tutti i cittadini ottantenni hanno ricevuto nella giornata di ieri la prima delle due dosi previste del vaccino Covid Sars 19 , la seconda sarà effettuata il 15 marzo come da protocollo prestabilito”. Ad annunciarlo è il sindaco del comune di Santo Stefano in Aspromonte, Francesco Malara.
“Questo risultato – prosegue il primo cittadino – è stato possibile grazie alla grande disponibilità dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria e nello specifico dell’ unità mobile incaricata dal settore di riferimento ed al fruttuoso coordinamento dei Medici di Medicina Generale presenti sul territorio ed altresì alla preziosa assistenza dei volontari della Croce Rossa Italiana comitato Vallata del Gallico”.
Al fine di recuperare tempo ed organizzare al meglio la giornata l’Amministrazione Comunale di Santo Stefano aveva provveduto il giorno prima a distribuire presso le abitazioni degli interessati il previsto modulo da compilare e da consegnare al momento delle vaccinazioni, ciò ha reso possibile lo snellimento delle operazioni e l effettuazione in 4 ore di tutte le vaccinazioni dei cittadini della terza e quindi nei tempi corretti di conservazione del farmaco.
“Si è trattato – afferma soddisfatto Malara – di uno splendido esempio di operatività di Medicina sul Territorio, di collaborazione sinergica tra le varie Istituzioni interessate, una dimostrazione di come con la buona volontà e l’impegno si possa rendere un buon servizio sanitario alla cittadinanza anche alle nostre latitudini. La cosa è ancor di più
apprezzabile essendo stata rivolta alle categorie fragili, per le quali è dimostrato come la Sanità di prossimità contribuisce ad evitare la diffusione dei contagi, preservando gli anziani dai disagi e dalle insidie
create dalle distanze spazio tempo che sono spesso antitetiche rispetto alle scelte che invece privilegiano la qualità della vita”.
Il sindaco Francesco Malara facendosi portavoce degli altri colleghi, per il bene di tutte le cittadinanze, si augura inoltre di aver in tal modo fatto da apripista ad un possibile modello di Assistenza Sanitaria al servizio del territorio e quindi replicabile in tutti gli altri comuni che benché privi di presidi sanitari attrezzati sono comunque in grado di organizzare una sana e corretta campagna di vaccinazione, ed i cui rappresentanti del territorio sentiti a tale scopo hanno tutti espresso il desiderio di tutelare in tal modo i propri anziani.