SAVOCA – Il Covid ferma i festeggiamenti di S. Biagio. A causa della pandemia, per la prima volta negli ultimi quarant’anni la chiesetta privata di San Biagio non sarà aperta come tradizione nei giorni 2 e 3 febbraio. Lo ha annunciato “con sommo dispiace” la famiglia Aliberti, proprietaria della chiesetta. La decisione è stata assunta assieme al parroco di Savoca, padre Agostino Giacalone. L’ubicazione della chiesetta non consente infatti di assicurazione le condizioni di sicurezza legate al contrasto della pandemia.
Come detto, è la prima volta che accade da circa 40 anni, sin da quando la famiglia Aliberti riuscì a salvare la chiesetta dalle ruspe. “Dispiace interrompere la tradizione – spiegano i proprietari – e dispiace per i tantissimi devoti che ogni anno non hanno mai fatto mancare la loro presenza ed il loro affetto così come altrettanta attenzione hanno sempre riservato sia le amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni sia l’Arma dei Carabinieri sempre attenta e disponibile. San Biagio – prosegue la famiglia Aliberti – rappresenta la vita di una comunità che si è sempre sentita parte della esistenza stessa della chiesetta ed è proprio questo affetto che oggi ci deve vedere uniti più che mai, nel nome di San Biagio, con l’augurio che il prossimo anno tutto potrà rientrare nel rispetto delle più antiche tradizioni religiose”.