E’ scoppiata la bufera all’interno del consiglio comunale di Savoca. La minoranza con una lettera inviata al prefetto di Messina Stefano Trotta e all’assessore regionale delle autonomie locali ha segnalato presunte irregolarità che l’amministrazione comunale avrebbe attuato nei confronti del gruppo di minoranza. Una lettera, a firma dei consiglieri Massimo Stracuzzi, Paola Pantò, Roberta Savoca e Dario Luchino, che ha come primo interlocutore il sindaco Paolo Onofrio Trimarchi, lamenta scorrettezze amministrative per cui i quattro firmatari richiedono un intervento “dall’alto”.
“L’attuale gruppo di maggioranza che fa riferimento al sindaco di Savoca, dott. Paolo Onofrio Trimarchi, ha purtroppo attuato un’azione amministrativa che priva il nostro gruppo di minoranza in consiglio comunale di qualsiasi potere di indirizzo e di controllo delle attività politico-amministrativo nel predetto Comune – si legge nella nota inviata al prefetto -. In forma e in maniera reiterata il primo cittadino ed il Presidente del consiglio comunale non hanno rispettato le norme giuridiche e gli articoli statutari che regolano il rapporto democratico tra maggioranza e minoranza consiliare”.
Il problema di base è dunque lo scarso spazio e una lamentata mancanza di considerazione nei confronti del gruppo consiliare di minoranza, mortificato nell’esecuzione dei propri compiti istituzionali e di controllo dell’attività amministrativa. In particolare, i quattro firmatari lamentano la totale assenza di risposta alle molteplici interrogazioni consiliari presentate, “interrogazioni – spiegano i consiglieri – inerenti gravi problematiche cittadine, alle quali il Sindaco ed il Presidente del Consiglio metodicamente e ripetutamente non hanno risposto, trascurando oltretutto i tempi che prevedono il codice civile e la normativa in materia”.
L’istanza inerente la pulizia e la messa in funzione della piazza sita in località Contura del comune di Savoca, o quella riguardante il cimitero comunale di Rina o ancora l’interrogazione sullo stato dei torrenti comunali. Queste sono solo alcune delle problematiche sollevate dalla minoranza e rimaste inascoltate. Il comportamento del sindaco, inoltre, eletto nella tornata elettorale delle amministrative del maggio scorso, era già stato contestato in occasione di un consiglio comunale svoltosi ad ottobre, quando Trimarchi vietò le riprese della seduta con un’ordinanza emessa poco prima dell’inizio del dibattito e incaricò la polizia municipale di farla rispettare. Al prefetto, adesso, i consiglieri di minoranza si sono rivolti, per quella che ritengono una situazione evidentemente non più tollerabile, “al fine – concludono i firmatari – di ripristinare i principi di democrazia che sono venuti meno all’interno dell’attività politico-amministrativa del comune di Savoca”. (Giusy Briguglio)