PORTOROSA – Veniva da un turno “estenuante” di 12 ore consecutive di lavoro la guardia giurata che, durante la scorsa notte, è finita fuori strada con l’auto in autostrada, all’altezza di Portorosa, riportando gravi ferite. A denunciarlo è stato il segretario generale della Uiltucs Sicilia, Ida Saja, che ha raccontato: “Questo incidente è un esempio di come, senza adeguate misure di tutela, i lavoratori siano lasciati soli ad affrontare rischi enormi. È indispensabile che le aziende nel settore si assumano la responsabilità di garantire turni di lavoro sicuri e condizioni che non mettano in pericolo la vita dei propri dipendenti”.
Saja ha proseguito: “Per migliorare la sicurezza dei vigilanti, è necessario stabilire una normativa più rigorosa che regolamenti i turni e gli orari di lavoro. Inoltre le aziende dovrebbero mettere a disposizione personale sufficiente per evitare il sovraccarico di ore e il rischio di turni doppi o tripli che, inevitabilmente, abbassano il livello di attenzione dei lavoratori. Anche l’uso di mezzi di trasporto sicuri, con manutenzioni regolari e adeguati standard di sicurezza, deve diventare una priorità. L’incidente di Messina potrebbe non essere una notizia da prima pagina, ma è una lezione preziosa e amara. Rappresenta una ‘cronaca di una morte annunciata’ che non possiamo più ignorare”.
Infine ha concluso: “Le vite dei lavoratori non possono essere messe a rischio per colmare carenze organizzative o mancanze di personale. Ora, più che mai, è imperativo che istituzioni e aziende riconoscano il valore e i diritti di chi, come le guardie giurate, dedica ogni giorno il proprio impegno alla sicurezza degli altri, troppo spesso trascurando la propria. La Uiltucs, assieme alla Filcams e alla Fisascat, ha scritto al Prefetto di Palermo chiedendo la costituzione di un tavolo permanente al fine di affrontare e auspicabilmente superare le criticità che, da ormai troppo tempo, interessano il settore della vigilanza privata tutto”.