Raccolta abiti per alluvionati, ritrovati 40 scatoloni pieni di vestiti mai distribuiti

A Scaletta Zanclea, trascorse le elezioni comunali, la nuova amministrazione capitanata da Gianfranco Moschella si è messa subita al lavoro. C’è tanto da fare nel comune jonico, diffidato, commissariato e infine dissestato poche settimane prima della rielezione del sindaco e del consiglio comunale. Il default – che tradotto in cifre significa oltre cinque milioni di euro – fa da contorno a una situazione di degrado che parte dalla ricostruzione post-alluvione, passa per i grandi debiti accumulati e si ferma sulle problematiche quotidiane, piccole a confronto, ma per la risoluzione delle quali è necessario uno sforzo congiunto, rimboccarsi le maniche e mettersi a lavorare.

Le emergenze sono tante. Tra queste una riguarda ancora – e purtroppo – l’alluvione del 1 ottobre 2009. Nella ex scuola elementare di contrada Foraggine, una struttura abbandonata e inagibile da almeno un decennio, sono stati trovati circa 40 scatoloni. Dentro di essi per lo più vestiti che, ai tempi del tragico evento, erano stati donati alle famiglie bisognose. Molti altri scatoloni contenenti beni di prima necessità erano stati distribuiti alle popolazioni dei villaggi alluvionati.

Sulla questione abbiamo sentito Gabriele Avigliani, assessore ai Lavori Pubblici e ai Servizi Sociali nonché vice sindaco di Scaletta, ex consigliere di minoranza. Avigliani, una volta insediatosi, si è subito interessato alla questione. “Non si capiscono i motivi principali per cui l’amministrazione precedente non si sia occupata di completare la distribuzione degli scatoloni – ha dichiarato il vice sindaco -. Comunque quello che oggi conta è trovare una soluzione, non fare polemica. L’importante è che questa roba non vada persa”.

I volontari hanno risistemato e catalogato i vestiti e la distribuzione sta procedendo nei confronti delle famiglie di Scaletta che ne hanno necessità. Gli altri vestiti verranno affidati alle parrocchie di Scaletta e Giampilieri che provvederanno a farli avere a chi di bisogno.

Ci stiamo attivando dal punto di vista del volontariato grazie all’aiuto degli amministratori e soprattutto dei cittadini su questo e altri fronti, come la pulizia delle spiagge, del cimitero e di altri tratti trascurati – ha proseguito Avigliani -. Considerato che non disponiamo di risorse economiche, in questo momento dobbiamo cercare di salvare il salvabile con i mezzi disponibili e rilanciare i servizi sociali”.

E intanto gli occhi sono già puntati sulla prossima emergenza da affrontare, il depuratore comunale di Scaletta.

Giusy Briguglio