“Chiederò di essere ascoltato con immediatezza dalla magistratura in cui ripongo la massima fiducia, al fine di poter esporre l’intenso e continuo lavoro posto in essere in questi tre anni e mezzo per recuperare situazioni di degrado generatesi negli ultimi 30-40 anni”.
Così il sindaco di Messina Renato Accorinti commenta l’avviso di garanzia per inquinamento ambientale notificatogli dalla Procura di Messina nell’ambito dell’inchiesta sugli scarichi illegali nella foce del torrente Annunziata. Lo stesso avviso è stato notificato, la vigilia di Natale, anche al dirigente comunale Antonio Amato, il presidente dell’Amam Leonardo Termini e l'ex direttore generale Luigi La Rosa.
Giovedì scorso sono stati posti sotto sequestro nove scarichi a mare tra viale Europa, Boccetta, Portalegni, Giostra, San Licandro, Annunziata ed il quadro dei comandi del depuratore di Mili perché alcune tubature e condotte fognarie versano direttamente in mare materiale altamente inquinante.
“Fino agli anni 60 tutte le fognature della città scaricavano a mare e solo dopo la legge 319/76 e la norma regionale n. 27/86 furono realizzati il collettore ”Cassina” e il depuratore di Mili che avevano il compito di raccogliere e convogliare tutti gli scarichi fognari. Purtroppo è storia nota che moltissimi scarichi non furono convogliati o allacciati”. ancora più sono quelli che successivamente agli anni 80 (cioè da 30 anni a oggi) non sono stati allacciati e scaricano abusivamente in torrenti o nelle condutture per la raccolta delle acque bianche. Quanto emerge è che c’è un grande lavoro da fare e questa Amministrazione lo sta facendo con impegno e con piena coscienza della difficile situazione ereditata", spiega Accorinti, che prosegue: "Nel difficile quadro di dissesto (ambientale/idrogeologico/sociale/finanziario) che l’amministrazione ha affrontato dalla seconda metà del 2013, è stata realizzata una intensa e importantissima attività progettuale, sulla cui base sono state intercettate risorse significative per intervenire in questo settore, da sempre ritenuto prioritario da questa Amministrazione. Appena insediata, pur in assenza di risorse specifiche, l’amministrazione ha avviato interventi di pulizia, diserbo, bonifiche e sagomatura dei torrenti anche stipulando protocollo d’intesa con l’ESA e utilizzando i mezzi dell’autoparco comunale. È stato organizzato un sistema di manutenzione dei torrenti che prevede interventi su circa 20 torrenti l’anno (gli interventi sono concordati con le Circoscrizioni). La città di Messina ha destinato oltre il 30% delle risorse del Masterplan (32,3 milioni di euro su 105) per interventi di tutela dell’ambiente, protezione del rischio idrogeologico e interventi sulle infrastrutture strategiche (acquedotto), di cui 1 milione espressamente dedicato a interventi di adeguamento e controllo degli scarichi fognari su nove impianti del canale collettore “Cassina” nel tratto Guardia-Mili."