Intitolare una piazza alle vittime di femminicidio? Lo hanno già fatto tante città d’Italia, da Siracusa a Roma, passando per Torino e Ragusa. Un simbolo che amministrazioni e società civile hanno voluto imprimere su un cartello di una via o di una piazza, per ricordare a tutti, ogni giorno, che le donne muoiono per mano di uomini che dovrebbero proteggerle e amarle e che invece spezzano vite e famiglie intere. La lotta alla violenza sulle donne passa anche da qui, dai simboli, dai gesti. A Messina però accade che la Commissione Toponomastica del Comune decide di rigettare l'intitolazione di una piazza alle vittime di femminicidio ritenendo che non sia il modo migliore per onorare la loro memoria. A segnalarlo è il Comitato Pari opportunità di Cambiamo Messina dal Basso che è rimasto basito e incredulo di fronte alle motivazioni messe nero su bianco dal comitato che a Palazzo Zanca si occupa di esaminare le ipotesi e le proposte per intitolare nuove vie, strade o piazze.
«La commissione, dopo un’approfondita e ampia discussione, pur riconoscendo l’importanza del fenomeno, non ritiene che la proposta sia il modo migliore per onorare le “Vittime del Femminicidio” pertanto rigetta l’intitolazione». Questa la motivazione del diniego apposto nelle delibere di toponomastica».
Il comitato di CMdB ricorda però che in città, recentemente, è stata intitolata una rotatoria alle vittime della strada e sul lavoro perché a nessuno è venuto in mente che “non era il modo migliore per onorarle”, così come è altresì in discussione il giusto ripristino di Piazza Vittime dell’Alluvione. «Ci chiediamo, di fronte a un diniego ingiustificato e ingiustificabile, quanto abbia pesato nella formulazione di tale responso la composizione stessa della Commissione Toponomastica, costituita quasi esclusivamente da uomini, ad eccezione della Presidente del consiglio, peraltro quel giorno assente. Riteniamo questo giudizio profondamente diseducativo, offensivo e smaccatamente incoerente rispetto a scelte analoghe e sottolineiamo che si abbatte come una scure sull’operato del gruppo Pari Opportunità di “Cambiamo Messina dal basso”, dopo un’estate di polemiche e ostilità manifeste, generate dalla presentazione del progetto di intitolazione di 21 vie alle 21 Madri costituenti».
E così, proprio nei giorni in cui è partita la campagna di sensibilizzazione #30Giornino#ConMe, realizzata da Posto Occupato con la stressa collaborazione del Comune, si scopre che Messina non avrà una Piazza “Vittime del femminicidio”. Per questo il Comitato Pari Opportunità si rivolge direttamente alla giunta Accorinti e al consiglio comunale, chiedendo di unirsi, accordarsi, stare finalmente con le donne e dalla parte delle donne, scegliendo di declinare al femminile le commissioni comunali e prevedendo la presenza di un sesso non inferiore al 40%, a partire dalla Commissione Toponomastica.
«Concordiamo sul fatto che una piazza intitolata alla vittime di femminicidio non sia di certo sufficiente per ammonire su un fenomeno tanto esteso e radicato, così come non lo sono tuttavia una locandina, una panchina dedicata, una sedia con un drappo rosso e/o le tante manifestazioni a riguardo: si tratta di segni, indirizzi attraverso cui far riflettere, stimoli culturali perché il femminicidio sia collettivamente riconosciuto e stigmatizzato. Se si nega questa improcrastinabile necessità, si compie un atto di inciviltà e violenza, per giunta in prossimità della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne».