"Non ci sono parole". E' sicuramente questa la frase più significativa contenuta nella segnalazione lanciata dall'ex Presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Previti, riguardante l'atto registrato presso un sito archeologico di valenza significativa all'interno del territorio peloritano.
Previti infatti spiega come degli operai la settimana scorsa, incaricati dall'ingegnere Pizzino, abbiano scaricato un vagone di pietre laviche nel sito archeologico del Convento della Chiesa di S. Maria di Gesù Superiore. L'atto è stato compiuto entrando dalla palestra, gli uomini hanno divelto la recinzione che delimitava il perimetro della zona interessata ed hanno riversato l'intero carico all'interno del sito.
Come si nota dalla foto, oltre a rappresentare uno "scempio" (così è definito dallo stesso Previti) visivo, l'azione è una vera e propria offesa alla storia del territorio, rappresentando un serio schiaffo a chi ogni giorno cerca di preservare sempre più parti della tradizione.
Claudio Panebianco