Dovrà scontare 8 anni, 4 mesi e 8 giorni in carcere il trentaduenne Floris Atos Constantin, rumeno residente a Messina, ritenuto responsabile di aver fatto parte di un’associazione a delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù e alla tratta di persone, nonché di detenzione illegale di armi e munizioni. Gli agenti della Squadra Mobile lo hanno trasferito, stamattina, direttamente nel carcere di Gazzi.
L’ordine di carcerazione era stata emesso lo scorso 27 maggio dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria.
I fatti risalgono all’operazione Bani Bani con la quale, nel febbraio 2011, la Squadra Mobile di Messina, insieme ai colleghi di Milazzo e Taormina, chiuse il cerchio su 40 indagati responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, tratta di esseri umani, riduzione in schiavitù, sequestro di persona ed altro.
Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Messina, scattarono nell’autunno del 2007 durante un normale controllo su alcune prostitute rumene, nell’ambito di servizi volti al contrasto della prostituzione. L’attività permise poi di far luce su una vasta organizzazione criminale composta da soggetti, per lo più di nazionalità rumena, ma anche italiana, dediti prevalentemente allo sfruttamento della prostituzione di giovani donne straniere.