49 condanne per lavoratori Atm e sindacalisti per interruzione di pubblico servizio

Avrebbero impedito agli autobus, durante uno sciopero, di lasciare la sede dell’Atm di via La Farina. Qualcuno bloccò anche una delle uscite, sistemando davanti un cassonetto dell’immondizia. Ora sono giunte le condanne per 49 persone fra lavoratori e sindacalisti che dovevano rispondere di interruzione di pubblico servizio. Il gup Maria Vermiglio ha inflitto 15 giorni di reclusione e 570 euro ciascuno ai 49 imputati fra i quali spiccano i nomi del segretario regionale dell’Orsa, Mariano Massaro e di Filippo Sutera della Cub Trasporti.
I fatti risalgono al 6 novembre del 2008 quando fu indetto uno sciopero nazionale dei trasporti. A Messina l’astensione cadde in un momento molto caldo per i lavoratori dell’ATM che non percepivano lo stipendio da mesi e vedevano l’azienda giunta ormai ad un passo dal fallimento. Maestranze e sindacalisti, davanti alla sede di via La Farina, inscenarono una dura protesta principalmente contro i vertici dell’ATM e contro il Comune che non erano riusciti a sbloccare la loro drammatica situazione. Ci furono momenti di forte tensione quando qualcuno cercò d’impedire l’uscita degli autobus dalla sede costringendo la Digos ad intervenire. Scattò una denuncia per interruzione di pubblico servizio che ha portato ora alle 49 condanne per: Salvatore Insana, Mario Gugliotta, Giovanni Burgio, Salvatore D’Onofrio, Francesco Luna, Eleonora Maria Cacciola, Giuseppe Iannelli, Carmelo Cordaro, Vincenzo Alessandra, Antonino Visicaro, Federico Colone, Nicola Costa, Paolo Rodilosso, Giovanni Calapai, Francesco Urdì, Nunzio Bonina, Domenica De Francesco, Paola Bombaci, Cettina Bombaci, Filippo Iannelli, Paolo Frigione, Antonio Campo, Giuseppe Maiorana, Giovanni Raineri, Angelo Baglio, Edoardo Montebello, Antonio De Domenico, Giovanni Conti, Carmelo Altadonna, Tommaso Bertolone, Francesco Occhino, Antonino Parisi, Giuseppe Sottile, Filippo Muscolino, Francesco Smeralda, Pasquale Silipigni, Tommaso Gugliandolo, Francesco Alizzi, Daniela Nicolò, Antonino Botindari, Nicolò Silvio Paternò, Domenica Barbaro, Giuseppe Spadaro, Alessandro Rinaldi, Aurelio Abate, Benedetto Zappalà, Antonio Di Pietro, Filippo Sutera e Mariano Massaro.