MESSINA – Su 150 magistrati in servizio nel distretto, soltanto in 53 hanno aderito apertamente allo sciopero proclamato a livello nazionale dalla categoria in vista della riforma del sistema giustizia, ovvero il 35% del totale. Una trentina i togati destinati ai servizi essenziali, che non potevano quindi “incrociare le braccia” comunque. Anche così, l’adesione dei magistrati del distretto messinese è stata bassa.
E’ andata meglio a Catania, dove ha aderito il 65% del personale in servizio (209 su 323), e Palermo dove hanno scioperato 238 magistrati su 407, il 58%. Ancora, il 60% a Caltanissetta (68 su 114) e
L’affluenza locale non è ancora andata al vaglio delle sigle di categoria, ma a livello nazionale il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia si è detto soddisfatto, anche se probabilmente nella giornata di ieri i dati da lui raccolti al momento della dichiarazione sono stati ridimensionati.
“Dai dati che ho io, e stanno ancora arrivando, l’adesione allo sciopero è di poco più del 60%, 63-65%, a livello nazionale – ha detto Santalucia intervistato nel primo pomeriggio da Skytg24 – “Nei piccoli tribunali, dove ci sono magistrati molto giovani, i dati di adesione sono elevatissimi”: un segnale, ha osservato Santalucia, “che mostra che i magistrati più giovani avvertono di più il pericolo di questo mutamento del modello di magistrato” con la riforma al vaglio del Parlamento.”