“Rinnovo il nostro invito a tutte le parti sociali a sotterrare l’ascia di guerra per il bene della città”. Il sindaco Cateno De Luca lancia dalla sua pagina Facebook – così come aveva fatto a chiusura della seduta fiume del Consiglio Comunale – un messaggio di pace ai sindacati con cui si è scontrato nelle ultime settimane. La Uil però fa cadere nel vuoto l’appello del primo cittadino, intervenendo ancora in maniera molto dura in merito al “salva Messina”, ribattezzato “Amamzza Messina” e anche nei confronti dello stesso De Luca.
“L’approvazione, da parte del Consiglio comunale, del piano “Ammazza Messina” proposto dal sindaco De Luca è una pessima notizia per i lavoratori, per la società messinese e per il futuro della nostra città. Infatti, nonostante le modifiche apportate da alcuni emendamenti, la cornice economico-finanziaria del testo approvato dall’aula rappresenta, sic et simpliciter, la realizzazione della paventata macelleria sociale che colpirà una vastità di lavoratori messinesi, vale a dire: i dipendenti di Atm, MessinaSerivizi e Amam, i lavoratori comunali, le maestranze dei servizi sociali e i lavoratori impegnati nei servizi esternalizzati. Si tratta di centinaia e centinaia di persone, donne ed uomini in carne ed ossa, che con le loro famiglie perderanno quelle poche certezze occupazionali e un modesto reddito” . E’ quanto afferma Ivan Tripodi, Segretario generale Uil Messina.
“Non si tratta di allarmistiche valutazioni di parte, saranno, al contrario, le inevitabili conseguenze dei tagli previsti dal piano “Ammazza Messina”. Rispetto a questo nefasto disegno che colpisce la già fragilissima economia cittadina, confermiamo, confortati anche da un’enorme solidarietà ricevuta a seguito delle dichiarazioni diffamatorie di De Luca, la linea di difesa del mondo del lavoro e dei lavoratori e lo stato di mobilitazione cittadina che culminerà con una grande manifestazione e lo sciopero generale delle partecipate per ribadire un chiaro e forte NO alla macelleria sociale voluta dal sindaco De Luca e votata dal Consiglio comunale, NO alla chiusura e privatizzazione delle società partecipate, NO alla cancellazione dei servizi sociali cittadini e NO alla volgare criminalizzazione dei dipendenti comunali, dei lavoratori delle partecipate e degli operatori dei servizi sociali” ha proseguito il segretario della Uil.
“Infine, al pluri-indagato sindaco De Luca ribadiamo che le sue minacce ed intimidazioni, sul merito delle quali risponderà nelle sedi competenti, non ci spaventano e ci convincono che siamo dalla parte giusta. A nostro avviso, la difesa della dignità del lavoro e dei lavoratori rappresenta un limite invalicabile che non permette deroghe o ammiccamenti di alcun tipo. Pertanto, proseguiremo con maggiore impegno per contrastare le conseguenze che deriveranno dal piano “Ammazza Messina“ ha concluso Ivan Tripodi, Segretario generale Uil Messina.