MESSINA – “Nonostante gli annosi tentativi posti in essere da Filt Cgil, Uil Trasporti, Faisa Cisal, Ugl, Orsa, tesi a raggiungere un’intesa con Atm per una serena gestione dell’organizzazione del lavoro e del personale, persiste in azienda un’atmosfera di scontro perenne fra i lavoratori e la direzione aziendale che, giocoforza, ci costringe ad attivare le procedure propedeutiche alla protesta”.
Così in una nota i segretari sindacali Parisi, Macrì, Giambò, Giallanza e Burgio, mentre il presidente Giuseppe Campagna, raggiunto da Tempostretto, così si è espresso: “Senza entrare nel merito delle questioni, che affronteremo con la direzione aziendale e i sindacati in sede di riunione, ribadisco la nostra apertura al dialogo e al confronto, sempre. La cittadinanza sta sempre più verificando l’efficienza del nostro servizio e il nostro obiettivo è migliorare, pensando sempre all’utenza. Con i lavoratori chiariremo nelle sedi opportune”.
Nella nota dei sindacati, inveve, si “denuncia un sistema sommario degli avanzamenti professionali, anche temporanei. Tale sistema di selezione, privo di qualsivoglia competizione fra i candidati tesa a valutarne le attitudini e le reali capacità professionali; consente ai “prescelti” di accedere temporaneamente a qualifiche superiori e bruciare le tappe maturando i requisiti per future promozioni definitive, mirate ed ampiamente annunciate”.
E ancora: “Così come proposti da Atm i summenzionati interpelli consentono salti di più parametri attraverso la semplice esibizione di un curriculum vitae e assumono i connotati della selezione proforma. Per la garanzia di equità e pari opportunità, si chiede all’azienda l’immediata revoca di detti interpelli e si diffida a non procedere oltre, prima di concordare con le organizzazioni sindacali la rimodulazione degli avanzamenti di parametro attraverso un sistema selettivo basato esclusivamente sulla meritocrazia, sulle effettive conoscenze e sulle capacità professionali valutate da apposita commissione esaminatrice paritetica”.
I sindacati denunciano anche “continue variazioni dell’organizzazione del lavoro senza la trattativa con le organizzazioni sindacali prevista nel vigente Ccnl; Annunciata esternalizzazione dei Servizi Officina e Verifica; Pensionamento “forzato” degli Operatori di Esercizio; Contestazioni e provvedimenti disciplinari distribuiti a pioggia. Da un’analisi comparativa con altre aziende che effettuano il servizio di Trasporto Pubblico Locale sul terreno nazionale, il numero di provvedimenti disciplinari che Atm emette mensilmente risulta esondante”.
Alcuni dei nodi critici: “Piano di esercizio gommato sovradimensionato rispetto alla forza lavoro. Attualmente Atm S.p.A. pretende di gestire 228 turni con soli 203 autisti in forza. Ciò comporta l’obbligo sistematico di straordinario programmato nel turno ordinario che, fra l’altro, espone a rischio i livelli di sicurezza; Sistema Tranviario che resta obsoleto nonostante le spese di riqualificazione effettuate. Molte vetture riverniciate e rese esteticamente gradevoli, presentano ancora annose disfunzioni tecniche persino nel sistema frenante. L’Azienda ha fino ad oggi snobbato le segnalazioni del sindacato e in occasione dei numerosi sinistri che hanno alla base disfunzioni tecniche, ha attribuito ogni responsabilità alla presunta imperizia dei conducenti ed ha eluso il problema con i soliti provvedimenti disciplinari, omettendo di porre la giusta attenzione alla sequela di eventi che solo per mera fortuna non hanno causato danni alle persone; Capilinea improvvisati lungo il percorso, sprovvisti di servizi igienici per gli autisti, nel migliore dei casi dotati di bagni chimici provvisori che sono rimasti definitivi” e altri nodi critici relativi all’organizzazione del lavoro.
“Quanto esposto è solo una parte delle problematiche che vanno sommandosi e rendono invivibile l’ambiente di lavoro. Certi che tale sistema non potrà reggere a lungo senza innescare serie problematiche interne che renderebbero vano quanto di positivo è stato fin qui realizzato con la competenza degli amministratori, la collaborazione del sindacato e l’impegno dei lavoratori, si attiva la prima fase delle procedure di raffreddamento da esperire come previsto dalla vigente normativa. Con l’auspicio di non giungere a forme di protesta che, giocoforza, ricadrebbero sull’incolpevole utenza, si avanza contestuale richiesta di incontro con l’assessore al ramo, Salvatore Mondello, per un tentativo di soluzione mediata delle problematiche esposte. Prima che sia troppo tardi…”.