L’ennesimo blitz del sindaco De Luca ha scatenato una nuova polemica. A finire sotto i riflettori più che il blitz è stato il video postato sulla pagina facebook dal primo cittadino e soprattutto i toni e le frasi utilizzate nei confronti degli extra comunitari che sono stati allontanati dal Palacultura in applicazione alla recente ordinanza anti accattonaggio varata dall’amministrazione. I vigili hanno rimosso i materassi ed i giacigli che i senza tetto avevano sistemato davanti alle vetrate del Palacultura.
“Ecco lo schifo che ogni mattina lasciano i nuovi padroni del Palacultura- ha commentato De Luca– Perché non vanno a dormire alla Casa Di Vincenzo? Non solo si mettono agli incroci del viale Boccetta ad intralciare il traffico insistendo a lavare i vetri ma dormono e fanno i loro bisogni all’entrata del nostro Palacultura. Ora basta! Sono razzista? A voi farebbe piacere avere questo schifo ogni mattina all’uscio di casa vostra ? Blitz con la polizia municipale diretta dal nostro Giovanni Giardina con gli operatori di MessinaServizi che hanno curato lo sgombero e la sanificazione”.
Toni che sono stati ancora più accesi nel video che De Luca ha allegato alle foto, scatenando immediatamente le polemiche sui social ed a seguire anche le prime reazioni ufficiali.
A protestare è stata la Comunità di Sant’Egidio di Messina: “Dopo aver espresso preoccupazione per gli esiti della recente ordinanza Sindacale del 15 luglio 2019 sulle “Misure a tutela alla sicurezza urbana e del decoro del centro abitato”, esprime profondo sconcerto per le sue modalità di applicazione. Stamattina è stato reso pubblico dall’account del sindaco un video in cui venivano mostrati dei giovani stranieri mentre venivano svegliati e fatti sgomberare da un ricovero di fortuna presso il Palacultura. È possibile dal video notare la paura e l’imbarazzo di quei giovani, alcuni dei quali solo parzialmente vestiti. Crediamo che qualsiasi istanza di sicurezza e di decoro non possa, in alcun modo, ledere la dignità delle persone. Rinnoviamo la disponibilità e l’auspicio di un confronto per cercare soluzioni in sostegno di chi si trova ai margini, che ad oggi è mancato. Messina non deve cedere ai venti leghisti, ma rimanere la città che accoglie, che raccoglie coperte e che risponde con grande generosità ai bisogni di tanti”
A protestare è stato anche Fabio Morabito dell’associazione Radici mentre il consigliere comunale Alessandro Russo, che nelle scorse settimane ha contestato con l’ordinanza facendo il lavavetri rincara la dose: : “Ancora una volta, De Luca utilizza una inusitata forza nei confronti dei più deboli per fare spolvero mediatico mentre nulla si muove su temi molto più seri ed importanti per la vera vivibilità della città, come la non applicazione da parte di armatori pubblici e privati del divieto di attraversamento della città da parte dei TIR. Su questo fronte, il silenzio da mesi. Eppure, della lotta ai presunti poteri forti, alle presunte lobby e ai presunti violentatori della città, l’allora candidato a sindaco De Luca aveva fatto cavallo di battaglia quasi ossessivo. Giunto a Palazzo Zanca, qualche cosa sarà accaduto, perché di quei temi non solo non parla ma camuffa il silenzio con blitz tutti mediatici che non risolvono nulla. Non si gioca con la dignità degli individui, neppure fossero dei clochard che pernottano per strada”.
La replica del sindaco, dopo la reazione anche dell’assessore ai servizi sociali Alessandra Calafiore, non si è fatta attendere ed è arrivata con un video e con una comunicato stampa.
“A tutti quelli che si sono indignati per il video del blitz in cui la polizia municipale, intima a due extracomunitari di non utilizzare uno spazio pubblico come propria dimora dico: siete degli ipocriti- dichiara De Luca- L’alternativa c’è, si chiama Casa di Vincenzo, una struttura di accoglienza che offre un ricovero notturno, purtroppo snobbato da tali individui. Gli stessi sono stati più volte redarguiti, ma continuano a fare i propri comodi. Fanno parte di una vasta organizzazione che proviene da Catania. Abbiamo ricevuto tante segnalazioni in riferimento alla zona del Palacultura. Si tratta di cittadini che temono per la propria sicurezza, specie quando il numero dei senza dimora cresce in modo esponenziale. Non abbiamo offeso né malmenato nessuno: esiste un’ordinanza contro il bivacco e deve essere rispettata. Noi facciamo tutto alla luce del sole, documentandolo pubblicamente, a prescindere dal colore della pelle. Altri usano le armi dell’ipocrisia e dell’indifferenza e per paura del linciaggio mediatico, celano dietro la maschera del perbenismo le loro azioni. Io non accetto che il territorio venga deturpato. Per tali tematiche non guardo etnia, religione o status sociale. Chi viola la legge – locali o extracomunitari – dovrà assumersi le proprie responsabilità”.
La frecciata, in pieno stile leghista, è infine per il consigliere Alessandro Russo invitandolo a fare meno passerelle politiche e ad ospitare a casa sua gli extra comunitari dando prova concreta di solidarietà.
R.Br.