Sulla vicenda Authority che ha visto lo scontro tra il governatore Crocetta e il leader del’Udc Gianpiero D’Alia e che rischia di avere ripercussioni sulla stabilità del governo regionale, (vedi articolo) si registrano le reazioni del commissario Pd di Messina Ernesto Carbone e dei deputati regionali di Sicilia Futura Beppe Picciolo e Marcello Greco. Se il parlamentare renziano sottolinea come il Presidente della Regione (che nell’occasione D’Alia ha definito “megafono di operatori privati messinesi”) sconosce la posizione assunta dall’assessore Pistorio che fa parte della giunta, i deputati di Sicilia Futura sposano la tesi del no a Gioia Tauro e del sì ad Augusta.
“Il tempismo di Crocetta sugli eventi è davvero imbattibile- dichiara Ernesto Carbone- Non solo non sa mai nulla di ciò che accade in Sicilia. Ma adesso quel che è peggio non sa neppure nulla di ciò che avviene nella sua giunta. Se Crocetta lo avesse dimenticato I' Autorità dello Stretto è una opportunità di crescita non solo per la città e la provincia di Messina, ma anche, e soprattutto, per la Sicilia. Se non è ancora convinto di ciò parli col suo assessore. L'uomo che diede il via libera al progetto. Caro Crocetta sforzati non solo di cambiare giunta infinite volte pur di mantenere in vita il tuo governo, sforzati anche di imparare i nomi dei tuoi assessori e di verificare ció che fanno. Eviteresti per lo meno di non sapere mai cosa accade intorno a te”. L’assessore Pistorio infatti (ex coordinatore regionale dell’Udc) ha dato il via libera alla riforma dei porti così come tratteggiata e non è un caso che Carbone citi proprio l’esponente centrista. D’Alia infatti in mattinata è stato chiarissimo: uno scontro sull’Authority avrebbe sicure conseguenze in un governo regionale che sta in piedi grazie ad equilibri delicatissimi e tutti romani. Sconfessare le decisioni prese dal suo stesso assessore nonché sposate dagli alleati della prima ora equivarrebbe per Crocetta a mettere a serio repentaglio la coalizione.
Dalla parte del governatore stanno invece i deputati Picciolo e Greco: “Ringraziamo il presidente Crocetta per aver difeso la specificità dell’Autorità Portuale di Messina, oggi immolata sull’altare di scelte politiche nazionali che sono tanto distanti dai reali bisogni del territorio dello Stretto e, se mal gestite, rischiano di ridimensionare definitivamente Messina e la nascente Città metropolitana. Concordo pienamente con il Presidente Crocetta della intempestiva decisione presa due giorni fa dal consiglio dei Ministri – afferma il capogruppo all’Ars di Sicilia Futura, on Beppe Picciolo – che vede ancora una volta Messina ancella “senza voce” nelle scelte che la riguardano direttamente, e bene ha fatto il nostro Governatore ad inviare una lettera al ministro Delrio, ricordando che le scelte nelle materie trattate nell’ultimo Consiglio dei Ministri avrebbero richiesto la partecipazione delle Sicilia che gode in parte di autonomia legislativa esclusiva riconosciuta dalla Costituzione. E ciò nel silenzio generale di quanti avevano titolo per far sentire la loro autorevole voce, sia a favore che contro. Siamo certi che ci sarà ancora modo di far valere le ragioni della comunità messinese ed anche milazzese: due città che intendono salvaguardare la propria ricchezza, legata al porto ed alle attività connesse che non staranno a guardare imbambolate all’ennesimo ridimensionamento, anche se con ipotetiche prospettive diverse, che si profilano all’orizzonte. Ci auguriamo che, assieme a tutta la deputazione nazionale e regionale avremo modo, con dati e numeri alla mano di dimostrare la fallacia dell’ulteriore scelta fatta unilateralmente dal Governo nazionale che si sta pervicacemente consumando su tavoli ed interessi certamente romani e non siciliani”. Picciolo ribadisce di essere d'accordo per un'autorità dello stretto che sia solo legata all'area dello Strtto, quindi senza Reggio Calabria.
Insomma sull’Autorità portuale dello Stretto è di nuovo guerra, e sarà interessante vedere le posizioni che via via prenderanno gli altri rappresentanti politici. Carbone, lo ricordiamo è commissario del Pd. Ma come la pensano Laccoto e Panarello? E in casa Ncd Germanà nei giorni scorsi ha scritto una lettera insieme a Picciolo e Greco per invitare Delrio a fare un passo indietro. Sono tutti d’accordo, compreso Garofalo? E Forza Italia, soprattutto i neo ingressi con l’area di Genovese, cosa ne pensano?
Rosaria Brancato