Presidenza del Consiglio Comunale, una sola poltrona per tanti pretendenti

Il Consiglio comunale non si è ancora insediato, ma la corsa per conquistare la poltrona della Presidenza, l’unica rimasta disponibile, è già iniziata. Il 6 luglio prossimo, l’ Ufficio elettorale centrale completerà la verifica dei voti dei candidati e procederà con la proclamazione degli eletti. Entro 15 giorni da quella data sarà convocata la prima seduta del Civico Consesso ad opera del presidente uscente, Pippo Previti, con invito da notificare almeno dieci giorni prima della data stabilita per l'adunanza.

La legge stabilisce che la presidenza provvisoria della prima seduta del Consiglio comunale spetta, sino all'elezione del presidente (interna all'organo consiliare), al consigliere più anziano per preferenze individuali, nel caso specifico quindi alla consigliera del Pd Emilia Barrile, che ha superato le due mila preferenze. E proprio Emilia Barrile è una delle pretendenti a sedere – stabilmente – sullo scranno più alto del Consiglio comunale. Forte dell’enorme consenso popolare ottenuto alle recenti consultazioni elettorali, la consigliera piddina si sente pronta a rivestire la carica di presidente e a dirigere i lavori d’Aula, benché poco , in quell’Aula, abbia presenziato nella scorsa consiliatura, preferendo fare attività dentro la stanza del suo gruppo consiliare.

Secondo alcuni esponenti del centro-sinistra, nel partito democratico scalpitano pure i consiglieri Benedetto Vaccarino e Simona Contestabile, accomunati dall’essere stati riconfermati a furor di popolo e dall’avere alle spalle un’attività d’aula praticamente inesistente negli ultimi cinque anni. Lottano, poi, per un posto di prestigio i “declassati”, quelli cioè che nel recentissimo passato occupavano un ruolo chiave a Palazzo Zanca ed oggi si ritrovano “semplici” consiglieri. Rientrano in questa schiera l’ex vice-sindaco di Buzzanca ed assessore al Decentramento Franco Mondello, eletto nell’Udc; e l’ex assessore all’ambiente sempre della giunta Buzzanca, Elvira Amata, eletta con i “Democratici riformisti” . I ben informati riferiscono di candidature più o meno spontanee da parte dei due esponenti oggi del centro-sinistra, alle quali non è escluso che si aggiunga anche quella del veterano Mario Rizzo (Udc) , il più longevo degli eletti, che potrebbe volersi misurare con un ruolo diverso e più importante, dopo anni passati nelle retrovie e senza grandi exploit nella sua attività da consigliere Non si tira fuori dai giochi ma anzi vuole partecipare da protagonista anche l’ex assessore comunale, ex presidente dello Iacp e attuale dirigente dell’Ato Idrico, Giuseppe Santalco, che dopo una vita passata in Forza Italia prima e nel Pdl dopo adesso è anche lui col centro-sinistra. In effetti, almeno sulla carta, la scalata alla presidenza del Consiglio comunale, si giocherà soprattutto all’interno di questo schieramento, di cui fanno parte ben 29 consiglieri comunali su 40 ( 4 sono stati eletti nella lista di Accorinti e 7 nel centro-destra).

Sebbene non si sia ancora entrati nella fase delle “trattive”, si registrano i primi abboccamenti : alcuni avvengono dentro il palazzo, altri fuori, nelle riunioni di partito, altre con “colloqui” singoli. Alla fine, la spunterà chi riuscirà a coagulare intorno a sé il maggior consenso, ma nulla è scontato. Il successo di Renato Accorinti dimostra che anche la “matematica” può essere stravolta dentro il segreto dell’urna. E magari anche nell’elezione del presidente del Consiglio comunale (che avviene con voto segreto) potrebbe esserci l’effetto sorpresa… In quel caso, resterebbero solo i premi di consolazione: le due vice-presidenze, che vede uscenti Pippo Trischitta ed Angelo Burrascano, entrambi rieletti consiglieri comunali .

La città ringrazierebbe se tutte e tre le cariche fossero ricoperte da chi ha tempo, voglia e competenze da spendere per l’interesse pubblico. (Danila La Torre)