Il caso Sindoni è pronto ad approdare in Consiglio Comunale. Sulla scorta del parere recentemente reso dall’Ufficio legale e legislativo della Regione, che ha dichiarato l’ineleggibilità nel 2013 della consigliera Donatella Sindoni, gli uffici di Palazzo Zanca hanno predisposto la delibera di decadenza.
Il provvedimento dovrà adesso passare al vaglio del Consiglio comunale, a cui spetta l’ultima parola.
Eletta nella lista del partito democratico e transitata nel Grande Sud in occasione della grande fuga dal centro-sinistra di numerosi consiglieri che hanno voluto seguire in Forza Italia Francantonio Genovese, la consigliera Sindoni dovrà adesso sottoporsi al giudizio dei colleghi, i quali dovranno decidere se “salvarla” o farla decadere, in questa seconda ipotesi lasciando libero il suo scranno.
Ricordiamo che ad avanzare dubbi sulla sua eleggibilità al momento delle elezioni amministrative del 2013, era stato 2 anni più tardi, cioè a giugno 2015, l’ex consigliere comunale Giovanni Cocivera, primo dei non eletti nella lista del partito democratico, oggi ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta aborti clandestini. Il ginecologo aveva inviato alla presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile ed al segretario/direttore generale Antonino Le Donne una nota con la quale li invitava, in base all’articolo 9 della legge regionale 31 dell’86, ad accertare l’ipotesi di ineleggibilità della consigliera comunale, che al momento dell’elezione era responsabile legale di un laboratorio d’analisi.
Visto il coinvolgimento di Cocivera nell’inchiesta sugli aborti clandestini, il Comune di Messina ha formalmente chiesto alla Procura della Repubblica chiarimenti in merito alla sua posizione. Una informazione scontata ma necessaria per poter provvedere ad istruire la delibera di surroga in favore di Giuppi Siracusano, terzo dei non eletti nella lista del Pd. Il secondo dei non eletti è infatti Gaetano Gennaro, che siede già in Consiglio comunale in sostituzione di Paolo David, anche lui ex consigliere Pd transitato nel Grande Sud, attualmente ai domiciliari nell’ambito dell’operazione Matassa.
Se alla fine la consigliera Sindoni dovesse decadere, Siracusano andrebbe ad ingrossare le fila del gruppo consiliare del partito democratico, oggi composto dalla capogruppo Antonella Russo e dai consiglieri Claudio Cardile, Pietro Iannello e Gaetano Gennaro.
Il segretario generale Le Donne fa sapere che sulla delibera di decadenza il voto sarà palese e ,dunque ,oltre al dito, per votare a favore o contro la decadenza i consiglieri dovranno metterci la faccia. La consigliera Sindoni, peraltro, è pronta a dimostrate ai suoi colleghi che le cause di ineleggibilità sono venute meno e che ha tutto il diritto di continuare a svolgere la sua funzione di consigliere comunale sino alla naturale scadenza del mandato.
Danila La Torre