“Firmasti a to cundanna”. E’ la scritta intimidatoria su un muro scritta due giorni fa, nei confronti di Filippo Sorgonà, coordinatore delle Sardine di Reggio Calabria. “Già un mese fa gli hanno bruciato due ettari della sua azienda agricola. Da sempre Filippo Sorgonà – prosegue la nota delle Sardine – è stato impegnato a combattere con determinazione e con alto senso civile ed etico la lotta alla mafia calabrese, all’ndrangheta”.
“Le scritte di cui parlo sono facilmente riconducibili ad una sigla politica. Ieri, oggi e domani sarò sempre dalla stessa parte a combattere per Giustizia e Libertà. Nell’anniversario della strage di Capaci, avrei voluto scrivere altri post per rinnovare l’impegno a questa sacra memoria”, ha scritto Sorgonà. “Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente!”, riportando delle parole di Peppino Impastato