FURCI. Il Comune ha provveduto a far rimuovere la canna fumaria in cemento amianto dell’impianto di riscaldamento della scuola materna di Furci centro. Le procedure di imballaggio, trasporto e smaltimento si sono concluse con il pagamento del servizio, mille euro Iva compresa, eseguito da una ditta specializzata di Castel di Lucio. L’operazione è avvenuta nell’ambito dei lavori di riqualificazione e ristrutturazione del plesso di via del Castello, che sono ancora in corso. Il vecchio impianto di riscaldamento non funzionante era provvisto di canna fumaria in eternit.
L’Ufficio tecnico del Comune aveva eseguito un sopralluogo lo scorso 17 gennaio, nella quale si rappresentava “la necessità di procedere all’eliminazione della canna fumaria in cemento eternit”. L’ente locale si è affidato ad una impresa che già in passato aveva eseguito interventi di rimozione di manufatti in amianto e che è in possesso dei requisiti, la quale si è resa disponibile.
L’intervento è finalizzato ad “evitare pericolo di carattere igienico-sanitario e alla pubblica incolumità”. Il sindaco, Sebastiano Foti, all’indomani del sopralluogo eseguito dai tecnici, ha firmato una ordinanza per l’esecuzione dei lavori. Al momento nel plesso non vi sono bambini. Sin dall’inizio dell’anno scolastico, essendo in corso l’opera di riqualificazione, sono stati trasferiti al piano terra del plesso che ospita le scuole Medie. L’intervento in corso alla Materna prevede lavori per mezzo milione di euro. Il progetto, redatto dall’Ufficio tecnico, in linea generale prevede la sistemazione del tetto, il rifacimento dei servizi igienici, la sostituzione degli infissi interni ed esterni, il rifacimento di parti di pavimentazione e dei rivestimenti, il rifacimento di parti degli intonaci interni ed esterni, la fornitura di arredi e giochi per interno e per esterno.
Inoltre è prevista la realizzazione di un impianto fotovoltaico. Il progettista e direttore dei lavori è il geometra Carmelina Gatto, responsabile dell'Ufficio tecnico manutentivo del Comune di Furci Siculo. Il plesso, destinato ad asilo nido e scuola dell’Infanzia che sorge in via Castello, per la sua tipologia strutturale e per gli spazi esterni, rappresenta un fiore all’occhiello del Comune jonico ed un esempio a livello comprensoriale.
Carmelo Caspanello