E’ ancora una “fotografia” impietosa quella che immortala Messina nel “Rapporto di Legambiente sula qualità dell’edilizio scolastiche, delle strutture e dei servizi – Ecosistema 2011”. La città dello Stretto infatti, rimane “affezionata” agli ultimi posti delle graduatorie contenute nella relazione che “indaga” sulle efficienze e sulle mancanze dei sistemi scolastici, regione per regione, sia nelle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, sia negli edifici superiori. Malgrado negli ultimi tempi ci sia stata un’emersione del fenomeno edilizia scolastica come “emergenza nazionale”, che i cittadini vivono con sempre maggiore consapevolezza e attenzione, non si riescono a individuare strategie efficaci tali da portare ad una definitiva inversione di tendenza. Un dato su tutti: considerando che oltre il 50% dei 42 mila edifici scolastici del Paese insiste su area sismica, non può non creare preoccupazione il fatto che tra le strutture “sotto esame”, meno del 50% possiede il certificato di collaudo statico e solo il 10.14% è costruito secondo criteri anti-sismici.
La ricerca ha coinvolto 93 comuni, 50 province, per un totale, rispettivamente,di 5897 e 1217 edifici. La graduatoria delle città i cui dati si riferiscono alle scuole primarie, è il risultato dell’intreccio delle analisi relative alle informazioni generali sugli edifici, certificazioni, manutenzioni, servizi messi a disposizione delle istituzioni scolastiche, avvio di pratiche ecocompatibili, esposizione a fonti di inquinamento ambientale. Nella classifica generale, riferita alla qualità dell’edilizia scolastica, il primo posto è occupato da Prato, a seguire Trento, Parma e Siena. Messina risulta 81^…su 82 comuni considerati. Un penultimo posto che preoccupa, (fanalino di coda Pescara) ma che trova in parte conferma nei fatti quotidianamente raccontati. Nella classifica che analizza solo i fattori di rischio relativa all’edilizia scolastica, la città si trova invece al 39^ posto: non si tratta tuttavia di un miglioramento, anzi, visto che l’elaborazione in questione è stata effettuata “all’inverso” cioè mettendo prima i Comuni dove si registrano i maggiori problemi. L’analisi di Ecosistema 2011 analizza dati relativi ai centri che hanno investito di più in servizi e pratiche ecocompatibili, anche in questo caso Messina occupa il penultimo posto.
Ma per la serie, al peggio non c’è mai fine, la città dello Stretto è anche “fanalino di coda”: nella graduatoria riguardante gli istituti superiori, Messina occupa il cinquatesimo gradino, ovvero l’ultimo. Va tuttavia rilevato, che nelle ultime settimane Palazzo dei Leoni ha avviato e assegnato una serie di appalti proprio per interventi di ristrutturazione negli edifici scolastici di città e provincia. (EDP)