Senza riscaldamenti, ma non solo: l’appello a De Luca della Rete dei genitori

Dopo il duro intervento del consigliere comunale Alessandro Russo, che si è fatto portavoce dei tantissimi disagi che stanno vivendo alunni e docenti di molti istituti superiori della città per la mancanza di riscaldamenti, arriva anche la voce di Soluzionescuola, la rete dei genitori appartenenti agli istituti superiori della città di Messina. Il presidente del movimento, Leo Brancatelli, dice grazie al consigliere Russo per aver sollevato politicamente un problema che in realtà famiglie e scuole vivono costantemente.

Soluzionescuola parla di “un senso di solitudine” che caratterizza l’attività, da un lato, delle Istituzioni Scolastiche e, dall’altro, della struttura tecnica della Città Metropolitana: «Nel corso degli anni non si contano le segnalazioni di vetustà e mancanza di manutenzione che i Dirigenti Scolastici hanno segnalato relativamente alle varie strutture e altrettanto puntuali sono state le risposte dei Tecnici che hanno sempre cercato di barcamenarsi all’interno di partite di bilancio inconsistenti e finanziamenti che, prima di diventare lavori eseguiti e collaudati, risultano già diventati inadeguati e insufficienti per risolvere alla radice problemi che andrebbero affrontati con partite economiche ben differenti; in questa situazione è un miracolo che, anno dopo anno, si riesca a tenere aperte le nostre scuole e la segnalazione del Consigliere Russo dovrebbe essere solo il primo passo per aspirare ad un serio programma manutentivo che neanche l’iniziativa del Sindaco De Luca a inizio anno (mancanza di agibilità nelle scuole cittadine) è riuscita a concretizzare. 


Altra questione è, poi, quella legata alla gestione delle forniture per i servizi elettrici, idrici, telefonici e del gas. 
La Città Metropolitana, da alcuni anni, si è dotata di un regolamento che ha imposto il trasferimento dei contratti per le superiori utenze in capo alle Istituzioni Scolastiche. Queste sono costrette a sobbarcarsi l’onere del pagamento delle fatture per poi richiederne il rimborso alla Città Metropolitana stessa. 


Una situazione contabile che, spesso, mette in ginocchio le Istituzioni Scolastiche che devono riferirsi (con gravi conseguenze per la didattica dei nostri figli) a somme del proprio asfittico bilancio per pagare le fatture degli Enti fornitori per poi aspettare tempi lunghi per ottenere il rimborso dalla Città Metropolitana. Più volte e in più sedi si è invitato chi di dovere a favorire la retrocessione della Città Metropolitana da questa singolare situazione contabile che serve solo a creare disfunzioni e a sobbarcarsi direttamente del pagamento delle fatture, evitando il coinvolgimento delle Istituzioni Scolastiche».

La rete dei genitori invita il sindaco della Città Metropolitana a volere prendere in seria considerazione, se non gli interventi manutentivi indispensabili per la corretta gestione dei locali scolastici, quanto meno la soluzione di questa questione meramente contabile che, ad altre latitudini, non solo sarebbe già risolta, ma quasi certamente non avrebbe avuto ragione di esistere: occorre immediatamente riformare il Regolamento sulle utenze degli istituti scolastici.