Ambiente

Se le doppiette s’alleano col “bio”… Accade nel Reggino

REGGIO CALABRIA – Siglato pochi giorni fa l’accordo quadro tra l’Atc Rc1 e l’Aiab (Associazione italiana agricoltura biologica) Calabria che sancisce l’inizio di una collaborazione del tutto innovativa nel panorama venatorio calabrese.

Fortemente voluto dal presidente Rocco Palamara e dal tecnico faunistico Giuseppe Martino, l’accordo permetterà alle parti di cooperare sul territorio di competenza dell’Atc Rc1 attraverso la programmazione, la progettazione e lo sviluppo di azioni strategiche volte al ripristino di habitat particolarmente interessanti per la biodiversità e, di conseguenza, per la fauna di interesse venatorio. L’opportunità di partecipare a bandi comunitari nonché la collaborazione con fondazioni private in progetti di respiro internazionale, permetterà così di realizzare interventi funzionali in ambienti montani e collinari all’interno delle aziende agricole ma, soprattutto, sulle superfici ormai abbandonate da decenni.

Ad avviso del presidente Palamara, appare «evidente e quanto mai necessario come gli Ambiti territoriali di caccia non si possano occupare esclusivamente della mera attività venatoria ma di tutte le realtà ad essa connesse. Parlo quindi dell’ambiente e dell’agricoltura, così come la cura del territorio e la lotta all’abbandono dei terreni montani. In tal senso quindi di concerto con il Comitato di Gestione abbiamo promosso l’accordo di collaborazione con Aiab al fine di mettere in rete sinergie e competenze per lo sviluppo sostenibile dell’ambiente e di pari passo dell’attività venatoria, che ad oggi si sta via via riducendo nella sola caccia al cinghiale».

Il corretto svolgimento delle pratiche agro-pastorali estensive rappresenta la prima forma di gestione e conservazione della biodiversità – rilevano dall’Atc reggino–, in particolar modo quella legata ai paesaggi agro-pastorali. Ad ulteriore conferma dell’interesse dell’Atc Rc1 verso il proprio territorio si inserisce l’adesione dello stesso Ente al biodistretto Grecanico, un’area geografica dove agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni stringono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse locali, partendo dal modello biologico di produzione e consumo. Si tratta peraltro del secondo Bio-distretto europeo multivocazionale.

Grazie ad AIAB Calabria, quello dell’area Grecanica è il secondo Bio-Distretto Europeo multi-vocazionale (Agricolo, Ambientale, Culturale, Sociale, Eco-turistico, Enogastronomico), che ha messo in rete gli operatori di tutti i settori interessati, valorizzando le peculiarità del territorio. Continua quindi l’operato dell’ATC RC1 che grazie alla consapevolezza ed alla dinamicità progettuale sta svolgendo sempre più un ruolo attivo nei confronti dei propri cacciatori e del territorio.