Accorinti difende giunta e assessore Ialacqua. L’Aula replica: “Deve dimettersi”

OLTRE DUE ORE E MEZZO DI DISCORSO PER ACCORINTI

Riportiamo i tratti salienti del lunghissimo intervento in Aula

ACCORINTI

Speriamo di rimetterci sulla strada del dialogo come abbiamo auspicato. C’è tutta la buona volontà perché da questo dipende un lavoro sereno per trovare le migliori soluzioni. Abbiamo responsabilità perché la città soffre. Invito tutti a trovare le soluzioni migliori ai problemi e l’atteggiamento concreto anche tenendo in considerazioni le diverse idee. Nella diversità cerchiamo di trovare le soluzioni. Dopo oggi chiedo di trovarci punto per punto e trovare momenti di condivisione e di incontro, poi per il resto possiamo anche dividerci sulle altre cose. La relazione annuale è pronta e la consegneremo nei prossimi giorni. La tenda. Per noi la Casa di Vincenzo non voleva essere la soluzione definitiva, ma una risposta alla povertà. Superiamo il problema della tenda e incontriamoci per affrontare il problema della povertà. Andiamo oltre la tenda. Sulla presenza di Ialacqua, lui è andato solo per un sentimento di vicinanza alla questione povertà e non per altro. Sui vigili lo ripeto, mi sono trovato al Ministero con Alfano e tutti eravamo lì per parlare di sicurezza e ho fatto un’osservazione sui vigili e ho detto che il governo non ci fa dare risposte adeguate. Chiederemo ufficialmente al governo di avere più vigili. Già ne ho parlato con il ministro Alfano. La solidarietà ai vigili c’è sempre stata di fronte alle aggressioni fisiche. Sulle aggressioni sconti a nessuno ma vi invito a capire che c’è gente che nelle forme magari a volte finiscono al centro di pregiudizi. Irene la conosco, ed è una persona che a modo suo fa molte battaglie e spesso ho condiviso molte cose di Irene, che ha grande coscienza e non si gira dall’altro lato e si batte da anni, so che impegna la sua vita per cose positive. Se Irene ha dato uno schiaffo sarò contro di lei, ma dobbiamo aprirci anche a chi pensiamo di ghettizzare, senza pregiudizi. Sulle dimissioni di Ialacqua ho riflettuto. Vi dico i numeri. Abbiamo trovato nel 2013 sul verde 50 mila euro. Ora ci sono 2 milioni di euro e gli interventi programmati per i prossimi 6-9 mesi consentiranno potature, radici, studi sul patrimonio arboreo e sulla stabilità degli alberi, riqualificazione di ville e aree verdi. L’obiettivo è continuare per la messa in sicurezza anche per le palme. Poi perché non dobbiamo prendere esperti che vengono da fuori Messina? I siciliani sono ovunque nel mondo, perché non possiamo fare venire qui esperti che sono di fuori?

Il Papa quando è andato in Parlamento nessuno gli ha detto che non era in giacca e cravatta. Anzi, a proposito, chiederò il cambiamento di regolamento che è contro la libertà di espressione. Io non ho mai fatto osservazioni su come vi vestite, non vedo perché dovete farli voi. Non parlo di giacca ma della libertà di espressione, è una lotta che farò e chiederò a questo Consiglio. Credo che sia indecoroso andare in alberghi a 500, 600 e 700 euro a notte cosa che hanno fatto quelli che sono venuti prima di me. Quello è indecoroso, non l’abbigliamento. Sperperare il denaro in modo ignobile. Ci sono poi risorse per installazione di giochi per bambini, fioriere, riqualificazione aiuole che faremo in futuro, così per collocazione di piccole attrezzature a Villa Sabin, a Giampilieri, Montalto, Gonzaga, San Licandro. Vogliamo far diventare Messina com’era una volta, un grande giardino, anche se finora il cemento si è mangiato i giardini. Metteremo anche un impianto di videosorveglianza a Villa Dante dove hanno rubato più volte il rame. Si pianteranno in futuro anche centinaia di alberi. Speriamo tutti insieme di trovare ancora soldi.

Ora passo ai rifiuti. Ci muoviamo nell’arco di una programmazione di 5 anni ereditando una situazione difficile: zero impianti per smaltimento, zero raccolta porta a porta, zero differenziata, oltre 10 milioni di euro per conferire a Mazzarrà, oltre l’80% di costi di Messinambiente per il personale, 5 discariche d’emergenza sparse nel territorio, mezzi vecchi, cassonetti vecchi, Messinambiente in liquidazione. Era come una macchina senza motore. Abbiamo tracciato una strada per uscire dall’emergenza puntando ad un unico gestore, abbiamo cercato di recuperare progetti per l’impiantistica, per il porta a porta (il 7 ottobre si aprono e buste per questo progetto). Per trovare i soldi abbiamo scavato con le mani nella terra fino alle profondità. In passato chi ha amministrato ha avuto tutta la filiera, dal governo regionale a quello nazionale, bastava fare una telefonata. Pure noi parliamo con i ministri e rappresentiamo la città, ma non abbiamo partiti di riferimento. I rapporti con i ministri sono di lealtà e chiediamo diritti. Sui rifiuti devo anche dire che siamo costretti a scaricare a Catania. L’aumento non è alle stelle, ma non possiamo uscire in un secondo dal problema. Dobbiamo prima fare le altre tappe per arrivare a rifiuti zero, è come fare le elementari prima d’iscriversi all’Università.

I costi, oltre il 70% sono del personale di Messinambiente. Adesso questi costi secondo noi possono essere spostati all’Amam prima di arrivare alla Multiservizi. Per noi è fondamentale questo passaggio dei lavoratori all'Amam ma se voi ne avete un’altra di proposta, discutiamone. Questa è la nostra scelta Messinambiente all’Amam insieme all’Ato. C’erano 5 mila persone una volta alle isole ecologiche, ora ce ne sono 27 mila.

Sono onorato di avere gli assessori che si stanno dedicando anche oltre il loro tempo e devo ringraziarli. Devo dire grazie a tutti loro anche a quelli che voi consiglieri volete bocciare. Lo faccio pubblicamente, non era semplice trovare gente che dedica tutto il giorno all’amministrazione.

Sull’Atm è stato fatto tanto, avevamo solo 15 autobus, senza officina efficiente, con mesi di arretrato negli stipendi. Ora ci sono più di 50 autobus. Si fanno gli stage all’Atm.

Non volevo sfidarvi sulla sfiducia, vi chiedo scusa se avete pensato che io volessi sfidarvi. Ho 61 anni e non ho avuto un governo in questa città che ho condiviso, ma si va avanti, alla prossima ci sarà un altro. Vorrei si abbassassero i toni. In ogni famiglia ci sono le liti.

Torniamo alla cosa del 4 novembre. L’ho fatto e lo rifarei ancora. Quel 4 novembre lo rivendico e anche il Papa in America ha detto: stop alle armi.

Parcheggio Torre Faro. E’ stato apprezzato il parcheggio, stiamo pensando all’isola pedonale.

Per lo sport voglio proporre di far iniziare a fare sport ai bambini sin dalla prima elementare, anzi dalla materna, perché così arrivano all’adolescenza in modo sano. Così si risparmiano soldi in sanità pubblica- L’amministrazione sa guardare a proposte che vanno ben oltre la città e possono valere a livello nazionale.

Il San Filippo- C’era l’obbligo del collaudo decennale, l’assessore De Cola se ne è occupato. Successivamente abbiamo anche dato all’Acr l’uso del Celeste. Il Palarescifina- ci stiamo lavorando per un progetto innovativo. Siamo ad un passo dal completare la messa a norma. Ci potremo fare i concerti quando saranno completati i lavori. La piscina Graziella Campagna- contiamo di fare la convenzione con la Federazione nuoto. La strada è quella con le federazioni per la gestione degli impianti.

L’idea di sviluppo di Messina- Mi avete chiesto se quest’amministrazione ha un’idea di sviluppo per Messina. I numeri della disoccupazione sono noti. Le tracce per fare un cambio quali sono per noi? Dobbiamo scommettere su quello che abbiamo, intanto il mare e la portualità. Stiamo lavorando per il secondo approdo e siamo a un passo dal traguardo. Non era semplice e il rapporto con il ministro Delrio è stato intenso. Vorrei che i partiti pressassero in senso nobile nei confronti dei ministri del loro stesso partito, nel caso di Delrio il Pd. Il porto è il nostro futuro. Così si riattiva l’economia e si libera la città dai tir. La vita dei cittadini dipende da Tremestieri. Così liberiamo la Rada San Francesco e si potrà anche pensare a fare lì un porticciolo turistico.

Quanto alla Città Metropolitana secondo me serve un’elezione diretta per il sindaco, per democrazia. Così si sovraccarica un sindaco che già ha la responsabilità di amministrare il comune capoluogo. Poi non ho paura della responsabilità, io sono questo. La Città Metropolitana comunque rappresenta un’occasione di sviluppo.

La mafia a Messina c’è. Le mafie vanno dove sentono l’odore. Invito tutti l’1 ottobre al Vittorio Emanuele alla presentazione del libro di Sebastiano Ardita “Catania bene”. Ci sarà anche Di Matteo. Non accuso nessuno di voi, ma la mafia c’è.

Cambiamo Messina dal basso- è un movimento AUTONOMO che sostiene l’amministrazione, così come Indietrononsitorna. Hanno le loro idee ma sono autonomi.

Il teatro sta facendo almeno centomila spettatori.

I migranti- la sofferenza delle 15 bare al nostro cimitero, vi prego di essere insieme a noi, accanto a chi è scappato dalla guerra, dalla fame. Abbiamo sulle coscienze tutti la morte di queste persone. Ho chiesto ai sindaci se condividono l’idea di seppellirli nei vari comuni. E’ una cosa importante.

Sui servizi sociali- chiederò formalmente all’ex assessore Mantineo di spiegare a quali incrostazioni si riferiva nella lettera di dimissioni. Ci dica i particolari e i nomi in commissione consiliare.

LE REPLICHE DEI CONSIGLIERI

LIBERO GIOVENI Udc- Sindaco le ricordo che quando lei, senza giacca e cravatta è andato all’Ars, non ha potuto rappresentarci. E queste conseguenze le paga la città. Esprimo solidarietà anche a me stesso perché per ascoltarla per oltre due ore mi è venuto il mal di testa. Parliamo della tenda: lei dice, riuniamoci per discutere della povertà. Mi chiedo da quale pulpito viene la predica visto che lei il problema della povertà non lo sta affrontando, con i cantieri sociali fermi, i disoccupati. Lei ha il dovere di fare pesare non il peso politico che non ha ma il peso istituzionale. Dove sono le lotte che ha fatto in 40 anni? Lei era obbligato ad andare a Palermo a lottare per noi. Vogliamo parlare della social card che non ha fatto, della situazione degli asili, della carta dei servizi sociali?

PIERO ADAMO, SiAmoMessina- Non sono soddisfatto di questa relazione perché non parte dal presupposto: le abbiamo reso noto un sentimento di disagio dei cittadini. Rispetto a questo disagio lei ha risposto con un elenco di cose fatte, a mio avviso poche. Lei, come sempre ha fatto un discorso qualunquista, generalista, buonista. Sulla bontà non si discute. Il tema è ben altro. Sulla tenda si continua a mistificare la realtà. Lei ha parlato di poveri, ma il dibattito non era sulla povertà ma sulle difficoltà mentali e sul Tso. Il dibattito è un altro, è legato al fatto che lei ha detto: “io sto con voi” con riferimento agli attivisti sulla resistenza passiva. Poi è scontato che lei sia al fianco dei vigili e contro la violenza. La rivoluzione che lei doveva fare e non ha fatto, come con gli armatori e i tir, lei non si è messo contro altri colossi come la Snam e non ci sarò all’inaugurazione della villetta di Faro superiore, che ha voluto l’ex assessore Amata, mica lei. Sui rifiuti è difficile far capire ai cittadini che la scontistica promessa con la differenziata se ne è andata via con l’aumento dei costi e le tasse saranno salate.

DANIELE ZUCCARELLO, Missione Messina- Lei viene sempre accompagnato dai bodyguard gli assessori che più che guardie del corpo sembrano mind-guard, che temono forse che lei faccia errori. Ora sappiamo che Accorinti e Ialacqua soffrono di sdoppiamento di personalità. Entrambi fanno gli ambientalisti in corteo a Milazzo contro l’inceneritore ma poi a Messina fanno la discarica di Pace. Fanno i fustigatori dei costumi di quellicheceranoprima ma poi hanno gli stessi comportamenti. Hanno la personalità dei risparmiatori e annunciano risparmi sulla Tari ma poi viene fuori la personalità dei bugiardi seriali e ci fanno pagare costi altissimi. Poi il sindaco che parla di antimafia non lo vede quello che accade qui dentro, dietro le coop? Lei non si accorge di sistemi mafiosi dietro alcune modalità di gestione? Poi c’è la personalità dell’annunciatore, quello che annuncia le operazioni verità e non le fa, vedi operazioni verità sulle partecipate e sui bilanci. Sul bilancio consuntivo entro marzo lei a gennaio ha detto: ci metto la faccia. A settembre io l’unica faccia che ho visto è la vostra faccia tosta. Le ribadisco: si dimetta e liberi Messina dalla sua incapacità amministrativa

GIUSEPPE TRISCHITTA. Forza Italia- Lei ha fatto una relazione lunghissima e 10 minuti non bastano per rispondere settore per settore. Noi non l’abbiamo votato e sapevamo sin dall’inizio che le sue idee non coincidevano con le nostre. Noi non voteremo più atti che non siano nell’interesse della città, per questo non sottoscriviamo la sfiducia. Aspettiamo il Piano di riequilibrio. Lei ha detto, per il Ponte non voglio opere compensative. Io la penso diversamente, per a mia città io vorrei le opere compensative, vanno da 800 milioni ad un miliardo di opere. La gente sta capendo che la città è affamata e sul ponte sta cambiando idea, chi era contro adesso ci sta pensando. Oggi l’Area Popolare ha presentato alla Camera una mozione per chiedere la costruzione del Ponte. Noi dobbiamo pensare ai nostri figli, volare alto. Questa giunta non presenta progetti e non ottiene finanziamenti. Finora non c’è alcun nuovo progetto che può ottenere risorse. Quanto alla mafia io le dico, preferisco che di Messina si parli nel mondo come della città del ponte piuttosto che di città mafiosa. Le ricordo infine che la sua battaglia contro il ponte lo vede accanto al gruppo Caronte Tourist che il ponte non lo vogliono esattamente come lei. Sui rifiuti a Messinambiente siamo passati dalla padella alla brace, da Ciacci a Calabrò.

FRANCO MONDELLO-Udc- Signor sindaco ma lei è soddisfatto della relazione che ha fatto all’Aula? Lei per 20 giorni dopo l’interruzione dei rapporti con il consiglio ha lasciato quel rapporto stesso in agonia. Sono convinto sulla buona fede, ma lei ha detto cose imprecise e che vanno riviste. La sua analisi è generica, il tema del tendagate si esaurisce se lei dà risposte precise. Anche oggi lei non dà risposte chiare e nette. Lei rappresenta non la sua città, ma l’interezza della città. La invito a tenere in considerazione l’importanza del ruolo che ricopre. Lei parla come un sindaco appena eletto, mentre invece sono passati due anni. Lei si autoassolve. Quando lei recita la parte del contestatore è un attaccante, ma oggi lei è un difensore perché è da questa parte e come tale si deve comportare. Ci deve dire CHI HA SPESO 700 euro al giorno in alberghi? Se lo sa lo denunci, lo dica, non può mettere in centrifuga tutti. Ialacqua risponde in maniera stizzita alle preoccupazioni del consiglio. Ci ha detto che Ciacci era il migliore del mondo. Eppure prima il ciclo dei rifiuti costava 43 milioni, ora 45. Il regolamento della differenziata l’ha fatto questo consiglio mica la giunta. E sa perché il ciclo dei rifiuti costa di più? Perché quest’amministrazione ha fatto debiti fuori bilancio, questa non un’altra. Quanto ala Città metropolitana lei si deve candidare, non può lasciare che sia il sindaco di Roccavaldina o altri a ricoprire quella carica. Lei ha dipinto un Teatro come il migliore del mondo fingendo di non sapere che proprio il consigliere d’amministrazione da lei nominato, Totò D’Urso ha chiesto il suo intervento e quello della Regione per far chiarezza sulla gestione dell’Ente Vittorio Emanuele.

DANIELA FARANDA- Ncd- sindaco mi ha lasciato senza parole….(!!). Mi fermo qui.

GIUSEPPE SANTALCO- Felice per Messina- Lei oggi mi ha dato l’impressione di una persona che vive in un altro mondo. Qui siamo al Comune di Messina, né all’Onu, né all’Ars né a Bruxelles. Ti rendi conto che per due ore hai parlato di argomenti tuoi tranne che di quelli che interessano alla città? Mostri il ramoscello d’ulivo della collaborazione ma poi la giunta non collabora. Portate tutti gli atti all’ultimo minuto. Tu devi essere consequenziale, quante volte avete collaborato con noi? Quante volte ci hai chiamato? Quanto volte hai risolto tutto nelle segrete stanze? Non leggi neanche i nostri ordini del giorno. Allora t’invito ad uscire dalla tua torre d’avorio, esci, fatti una camminata per la città, farebbe bene anche per la pancetta che stai mettendo su. La città vuole la tua sfiducia e noi siamo tra l’incudine e il martello con grande senso di responsabilità. Noi stiamo iniziando questo percorso ma la sfiducia ha bisogno di tempo e di essere costruita con la città. Trovo riduttivo dire che la strategia dello sviluppo è solo il porto di Tremestieri. E il resto? Noi chiediamo subito le dimissioni dell’assessore Ialacqua. E’ troppo perbene per affrontare il toro con le corna. Siamo tra i 5 e i 7 milioni di euro fuori e Ciacci lo aveva avvisato fin da gennaio….

ANTONELLA RUSSO, gruppo misto- Mi sono stancata di questo atteggiamento educativo che li ha con noi, questo metodo Montessori che lei adotta con l’Aula ogni volta. Se lei fosse un sociologo, un antropologo, l’ascolterei, ma lei è sindaco e anche stavolta ha dimostrato inadeguatezza a rappresentare Messina. Lei ci ha parlato di Irene, dell’agronomo Giaimi che pota gli alberti, di Foti all’Atm, ma si è scordato di Ciacci e di quanto ci è costato. Non ha nominato tutti gli esperti, compresi quelli, e sono il 90% che si sono defilati. Lei ha detto “non m’interessano le opere compensative del ponte”. Ma scherzi? A noi le opere compensative interessano. Stiamo parlando di strade, viadotti, ponti, sicurezza, dovevi andare a Roma a urlare, non stare qui a parlarci di Irene e quanto è brava. Quanto a Mantineo tu dici solo adesso: lo chiamerò in commissione sulle incrostazioni nel settore dei servizi sociali, ma già nella lettera di dimissioni erano chiarissime quelle denunce. Perché aspetti adesso?

PAOLO DAVID, Pd- Sono sconvolto, ci aspettavamo ben altro. Lei parla due ore su quello che ha fatto, potremmo stare ore ed ore invece a parlare di quello che non ha fatto. Questo consiglio purtroppo ora sembra un sacco vuoto, perché in questi 2 anni non avete fatto nulla e noi non possiamo che contestarlo. Chi c’era prima cercava almeno il confronto. Lei sapeva a cosa andava incontro, quali erano le condizioni di Palazzo Zanca. Lei ha l’obbligo di rimuovere Ialacqua ma non perché è antipatico ma perché non ha risolto i problemi. Lei non è cattivo, è impreparato. Non è giusto mettere la sfiducia se non abbiamo già pronto un programma. I messinesi sono così buoni che stanno accettando disservizi, tasse altissime, figli che vanno via. Stanno accettando questo dalla politica.

IVANA RISITANO, CMdB- Speravo in un chiarimento, ma a quanto pare non c’è stato. Le frasi che ho sentito mi fanno capire che non c’è stato alcun chiarimento, visto che c’è chi ha detto, non voteremo più le vostre delibere. David ha chiesto al sindaco di comportarsi come si comporta questo consiglio comunale. Io non ho mai avuto spirito di corporazione, ma alcune ore fa il segretario regionale del Pd Raciti ha chiesto a sospensione di Nicola Cucinotta per alcune esternazioni omofobe su facebook. Si è parlato per settimane a proposito della tenda di AGGRESSIONE A UN VIGILE. C’è una sentenza nella quale non si parla di aggressione, penso che politicamente qualcuno debba chiedere scusa a Irene e Sergio.

ELVIRA AMATA-Dr Il sindaco ha parlato di pacificazione. Le chiedo se sa cosa è l’Aka, il ballo che i giocatori di rugby della Nuova Zelanda fanno prima di una gara e nella quale augurano la morte degli avversari. L’assessore Ialacqua ha parlato di questa gara su facebook quando si preparava a venire in Aula. E questo non è un clima pacifico. Il consigliere Zuccarello ha parlato di “mafia politica” a proposito di affidamenti o servizi che vengono dati senza controlli. Le cose che lei ha detto su quello che ha fatto Ialacqua in realtà sono dichiarazioni d’intenti e non cose reali. Per me deve dimettersi e tornare a fare quello che faceva bene. Avevamo fatto una proposta di collaborazione con la forestale, ma voi come al solito ci avete ignorate. Oggi vi dico, non collaboro con chi non ascolta e adesso non mi va di essere coinvolta nel vostro fallimento. Infine sulla giacca e cravatta lei chiama in causa il Papa che non la indossa, siamo all’assurdità. La libertà d’espressione ha un limite nelle regole. Se io fossi una nudista non pretenderei di entrare nuda in Aula e cambiare pure il regolamento… Vogliamo poi parlare del danno causato alle casse da Ciacci e Rossi con il caso Cucè? Lei sostiene che hanno amministrato mafiosi ed io non ci sto. Ho amministrato anche io e allora mi dica CHI HA SPESO 700 EURO A NOTTE IN ALBERGO? Non mi piace questo modo di fare. La invito ad un dibattito pubblico su questo, con quellidiprima e davanti a tutti. Se vuole fare i nomi li faccia pubblicamente, ma adesso basta con queste accuse generiche.

GINO STURNIOLO- Gruppo misto- avendo voi rinunciato alla battaglia annunciata ed avendo scelto la strada del galleggiamento adesso voi negli atti amministrativi SIETE LA PROSECUZIONE DI QUELLI CHE C’ERANO PRIMA. Al di là di questo è scontato che c’è una dimensione estetica “altra”, ma è meramente estetica, che poi cattura ilarità. Se lei fa la battuta del papa davanti a 100 persone che la pensano come lei si capisce quel che vuole dire ma se la pronuncia in consiglio comunale suscita ilarità perché sembra che lei si vuol paragonare al Papa. Questa suggestione estetica va bene per un contestatore non per un sindaco che invece deve far vedere che sa come amministrare. Nelle sue parole di elementi tecnici, amministrativi, che scendono nei fatti, non ce n’è, c’è sempre un ragionamento che resta nell’estetica e nella suggestione. L’altra volta lei ha parlato 10 minuti di solidarietà ai vigili, scordandosi di Irene e Sergio. Oggi, 20 giorni dopo parla di Irene, ma non ha detto la cosa fondamentale. Nei confronti di Irene e Sergio è stato fatto un processo sulla pubblica piazza. Ma ora c’è una verità processuale che lei non ha detto oggi. E a sentenza dice che l’accusa originaria, cioè l’aggressione al vigile, non è vera, è falsa. Lei sia allora che adesso avrebbe dovuto dire: prima di esprimere giudizi aspettiamo la sentenza. Oggi qualcuno dovrebbe chiedere scusa a Irene e Sergio. Poi parlate tanto di cemento zero, ma portate regolarmente in Aula piani di lottizzazione che il vostro gruppo consiliare vota anche. Mai un atto di coraggio.

DONATELLA SINDONI- Missione Messina- Invito il sindaco a ricordarsi quel che rappresenta la tenda. L’unione inquilini ha fatto un comunicato dicendo che in 10 giorni ci sono stati 3 sfratti nel silenzio di questa giunta che su questo fronte sui morosi non colpevoli non ha fatto nulla. Invito l’amministrazione a trovare soluzioni a questi problemi proprio per non dimenticare il disagio abitativo che c’è dietro il caso della tenda. Lei ha detto che gli errori causati dalla potatura di alcuni alberi dipendono da errori della cooperativa. Ebbene sono questi i problemi che nascono con le coop se non si controllano. Su Casa Serena le vorrei ricordare che lei dopo le elezioni non ha messo più piede nonostante il grido d’allarme dei vecchietti il 30 dicembre quando stavano morendo di freddo. L’unica cosa che si ricorda di Casa Serena è l’inchiesta sulle elezioni e su quel seggio. Lei dice che non vuol fare macelleria sociale ma proprio a Casa Serena ci sono operatori che non sono più stati ricollocati, ben 11, forse figli di un dio minore, forse non sindacalizzati. Lei dice che vuol portare in procura tutte le accuse. Le ricordo quelle che fece l’architetto Canale in sede di commissione a proposito del risanamento quando denunciò precise pressioni politiche, anzi da parte di alcuni politici senza però fare nomi precisi.

Rosaria Brancato