Il presidente e i consiglieri del IV quartiere, il dirigente comunale Pizzino, i commercianti e i liberi cittadini. Erano rappresentate tutte le categorie alla seduta aperta del Consiglio circoscrizionale, in un gazebo di piazza Cairoli. Si discuteva della proposta di istituire una o più isole pedonali permanenti, com’è negli intenti dell’amministrazione comunale, che ne ha proposto una intorno a piazza Cairoli, comprendente anche via dei Mille, via Giordano Bruno e le strade intersecanti. Non si conosce ancora la data di inizio del progetto, se prima o dopo le festività natalizie, ma sono già chiare le condizioni da mettere in pratica per far sì che l’esperimento vada a buon fine.
Le ha spiegate il dirigente del dipartimento Mobilità Urbana e Viabilità, Mario Pizzino: “Abbiamo deciso di prevedere il transito delle autovetture private su tutta la corsia dei bus in via Cesare Battisti, riproponendo un’esperienza positiva già attuata nel tratto tra via Santa Cecilia e viale Europa. Per consentire poi un transito continuo in direzione sud, per chi proviene da via Garibaldi, si potrà proseguire in via Centonze, attraverso l’incrocio con via Tommaso Cannizzaro, dove verrà installato un semaforo. Di conseguenza, sarà invertito l’attuale senso di marcia della parte bassa di via Centonze, così come quello di via Risorgimento. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di utilizzare al meglio i parcheggi esistenti, a partire dal nuovo Zaera Sud e dal Cavallotti, ancora ignorato nonostante sia stata eliminata da tempo la criticità legata alla ridotta larghezza delle rampe di accesso. Verrà istituita una navetta di collegamento con piazza Cairoli e sarà migliorata l’illuminazione di tutte le strade circostanti. Al più presto, invece, verranno spostati i parcheggi modulari inutilizzati a San Filippo, nell’area di via La Farina. L’utilizzo di questi tre parcheggi è legato alla capacità di reprimere la sosta abusiva, pur consapevoli delle criticità connesse alla scarsa dotazione numerica del Corpo di Polizia Municipale. Andrebbe rivista anche la tariffazione delle zone blu, che dovrebbero avere un costo più alto rispetto ai tre parcheggi”.
Pizzino ha poi spostato l’attenzione sull’area del Duomo, dove già esiste una piccola isola pedonale permanente, l’unica prevista dall’attuale piano urbano del traffico. “Anche questa – ha proseguito il dirigente alla Mobilità – è stata attuata in maniera parziale per le pressioni di alcuni commercianti. La nostra intenzione è quella di ampliare le previsioni iniziali nel nuovo piano urbano del traffico e spingere la pedonalizzazione da piazza Duomo fino alla zona del teatro Vittorio Emanuele, nella quale esiste già una piccola area pedonale dove però vengono spesso rotte le delimitazioni fisiche per far parcheggiare i veicoli ai quali è vietato l’accesso. A differenza di quanto avviene in altre città, a Messina non basta il cartello per far sì che gli automobilisti lo rispettino”.
Cairoli e Duomo, dunque, le stesse aree previste dalla IV circoscrizione, che chiede anche un ampliamento dell’isola prevista dal Comune, sul viale San Martino e in via Giordano Bruno, fino alla via Nino Bixio, in linea con quanto già previsto per la via dei Mille, escludendo la via Maddalena per consentire il transito monte – mare (vedi correlato).
“Vogliamo immaginare una città diversa, con nuove possibilità e stimoli – ha detto il presidente del IV quartiere, Francesco Palano Quero -, con lo svincolo di Giostra e il porto di Tremestieri al completo, con i parcheggi multipiano utilizzati, con un efficiente trasporto pubblico a pettine e quant’altro. Le isole pedonali sono anche un modo per riqualificare intere zone e creare un nuovo arredo urbano. Via Cardines e via Lepanto sono un esempio felice, un po’ meno la parte restante dell’area del Duomo. Non deve esistere il concetto che a Messina non si possa fare. La nostra proposta è comunque aperta a tutti i suggerimenti”.
Favorevoli tutte le associazioni dei commercianti, che hanno proposto anche la gestione diretta dei parcheggi, meno alcuni residenti che hanno manifestato la preoccupazione per gli eventuali disagi derivanti dalla chiusura delle strade ai mezzi privati, rassicurati poi sulla possibilità di consentire l’accesso per situazioni particolari, come in caso di persone con disabilità.
Un esempio di riqualificazione tramite isola pedonale è stato fornito dagli architetti Pasquale Pollara, Calogero Brancatelli e Salvatore Bettino, che hanno presentato un progetto su un isolato di via XXVII luglio, tra le vie dei Mille e Risorgimento: “Non c’è bisogno di andar lontano per vedere esempi di isole pedonali che comportano sviluppo urbano e vantaggi per tutti – ha spiegato l’arch. Pollara -. Abbiamo valutato, ad esempio, i sondaggi positivi sulla pedonalizzazione di via Sparàno a Bari e proviamo a riproporre l’idea a Messina. Il nostro progetto è a volume zero, interveniamo sulla qualità degli spazi, con interventi stagionali di design. L’isola pedonale è chiaramente un vantaggio per i commercianti, ma può esserlo anche per i residenti, visto che si rendono le strade più sicure soprattutto per i bambini, che possono usufruire di spazi comuni dove intessere relazioni sociali, nei posti in cui mancano i cortili per farlo. Si tratta comunque di un progetto reversibile, vale a dire che se non dovesse avere risvolti positivi, si può facilmente tornare allo stato di fatto”.
Un modello che, in futuro, potrebbe essere esteso a tutta l’ipotizzata area pedonale. Che comunque sarà sempre suscettibile di modifiche e miglioramenti. Il primo esperimento riguarderà l’area intorno a piazza Cairoli, poi si potrà valutare l’ampliamento proposto dal IV quartiere in direzione viale San Martino e provare a realizzare un’unica isola pedonale tra il Duomo e il Municipio. Messina prova a cambiare volto. Per avere successo, è necessario un cambiamento culturale per ridisegnare la vivibilità del centro cittadino.
(Marco Ipsale)