Un anno dopo è ancora come allora. L’isola non c’era allora e non c’è ancora oggi… E’ una strada chiusa, senza arredi perché non ci sono soldi, senza luce, senza iniziative, senza l’accordo con chi dovrebbe viverla e invece la subisce, senza la condivisione con le categorie interessate, senza turisti. E da gennaio, quando cioè il Comitato Isola pedonale Piazza Duomo ha presentato una proposta ragionevole per limitare il periodo di chiusura a sei mesi l’anno (dall’1 maggio al 31 ottobre) oppure nei soli week-end non è arrivata alcuna risposta dall’amministrazione.
Un anno dopo l’isola che non c’è a Piazza Duomo è sempre la stessa. Cinque mesi dopo quella richiesta è ancora l’isola che non c’è. A pagare sono solo i commercianti e i componenti del Comitato.
Oltre due ore di seduta della X Commissione Patrimonio, presieduta da Daniele Zuccarello, sono servite a ripetere ancora una volta i disagi di una situazione che non cambia e che,paradossalmente, “paga” di rimbalzo, quell’isola pedonale in via dei Mille che in tanti vogliono ma che per svariati motivi non c’è più.
A Piazza Duomo non c’è una divisione, c’è un coro di no e ci sono 24 famiglie che stanno pagando per tutti, c’è lo stesso assessore che ammette che è da modificare, eppure, di riunione in riunione non cambia assolutamente nulla.
Alla seduta di Commissione hanno preso parte i rappresentanti delle categorie interessate, Confartigianato, Confcommercio, i rappresentanti delle coop di taxi, il Comitato isola pedonale e l’assessore alla viabilità Gateano Cacciola.
Quel che ha detto Fabio Calabrò, presidente del Comitato, è il riassunto di fatti noti a cronisti, Consiglio e amministrazione. A gennaio il Comitato, dopo mesi di riunioni concluse con un nulla di fatto, ha richiesto alcuni correttivi alla pedonalizzazione, visti gli scarsi risultati. L’assessore Cacciola rispedì al mittente la proposta, rinviando ad una serie di analisi da affrontare in un tavolo tecnico anche con la collega Patrizia Panarello, che a febbraio, quando il 17 arriva alla sua attenzione la richiesta di un’area pedonale solo semestrale (nel periodo di maggior flusso turistico) oppure nei week-end, dice sì. Viene quindi fissata una data per un successivo incontro anche per individuare una serie di iniziative da affiancare ed al quale ha chiesto espressamente di partecipare, insieme all’assessore Cacciola, anche Accorinti. La prima data fissata per la riunione, il 23 marzo, salta e slitta al 2 aprile, ma anche quella salta. Successivamente l’assessore Panarello esce dalla giunta. E si arriva al 6 maggio. Cinque mesi per discutere modifiche ad un’isola che nessuno vuole e per ritrovarsi allo stesso punto di partenza dello scorso anno. Con un’aggravante: nel frattempo c’è chi ha chiuso l’attività e si è trasferito.
L’assessore Cacciola, che resta convinto dell’idea che un’area pedonale debba essere integrale ha ripetuto in Aula i motivi che hanno ispirato il progetto ed ha comunque ammesso le difficoltà che ci sono, causa bilancio, nel mitigare i disagi attraverso l’arredo urbano: “A mio giudizio un’isola pedonale deve essere permanente, in ogni caso su Piazza Duomo preferisco sapere cosa ne pensa il Consiglio comunale”.
A ruota sono seguiti gli interventi sia dei consiglieri, che hanno ribadito quanto detto più volte negli ultimi anni, che Alessandro Allegra,Confartigianato: “è un’area poco vissuta, si deve fare qualcosa, così chiudono tutti”, e Nino Puleo per le società di pullman: “Non è questione di sì o no all’isola pedonale. L’amministrazione non ascolta i commercianti, sta mettendo in ginocchio le attività degli operatori che si occupano di turismo. Non c’è programmazione, cambiano in continuazione le regole, i capolinea, i punti informazione, c’è confusione nell’accoglienza. I turisti scendono dalle navi e rischiano la vita attraversando la strada. Non sanno dove andare”. Lamentele analoghe per i tassisti “non c’è un progetto, si parla si parla ma niente viene concretizzato. Che fine hanno fatto i tour verso Ganzirri?”.
I consiglieri hanno tutti posto l’accento sulla mancata condivisione, diventata ormai uno slogan mai attuato dalla giunta.
“E’almeno la quarta volta che noi consiglieri ascoltiamo l’avvocato Calabrò spiegare le motivazioni del Comitato- dichiara Elvira Amata- Ma voi non ascoltate. Ma senza arredi, senza gazebo, senza soldi, perché vi ostinate a voler fare l’isola pedonale a Piazza Duomo e non nel viale San Martino dove tutti sarebbero d’accordo e sarebbe la localizzazione naturale?”. Il consigliere De Leo descrive un “deserto senza sicurezza e senza luci la sera”, mentre Franco Mondello ribadisce l’assenza di partecipazione: “Tutti, dal Comitato ai sindacati alle categorie vi dicono che il progetto non va bene ma voi non ascoltate. Amministrare è dialogo non scontro. Lei assessore ha voluto due isole ed in entrambi i casi non ha accettato alcun confronto, non è così che funziona”.
L’affondo anche sull’assenza di una politica del turismo è di Nina Lo Presti: “Dite di voler cambiare Messina dal basso ma non ascoltate nessuna proposta che venga da chi affronta i problemi. La via dei Mille adesso è aperta perché c’è stato solo uno scontro, mai un confronto. Non c’è alcuna strategia politica per il turismo, nessuna accoglienza, ed anche quest’idea di piccoli pezzi di isola non fanno parte di un progetto complessivo e condiviso”. Il coro è univoco, l’Aula quel che aveva da dire sulle isole pedonali l’ha detto più volte.
Alla fine però la Commissione tornerà a riunirsi il 10 giugno, e l’assessore Cacciola dovrà dire se ha valutato o meno la proposta della semestralizzazione dell’area pedonale (o in alternativa solo nei week-end), proposta presentata a gennaio….
Nel frattempo quel tratto di strada chiuso continuerà ad essere un disagio, altri chiuderanno saracinesche. Di mese in mese Messina rinvia una sorte che sembra essere scritta.E Piazza Duomo continuerà ad essere quella che è, l’isola pedonale che non c’è…
Rosaria Brancato