“La mattina del 25 aprile, mentre piazza Unione Europea era gremita di persone per la commemorazione della Liberazione, di fronte alle più alte cariche cittadine, numerose auto blu e di servizio sostavano in divieto, per di più ostruendo completamente la pista ciclabile”. ll Meetup messinese Amici di Beppe Grillo si chiede quanti verbali sono stati elevati, “anche considerato la presenza di ben due pattuglie di vigili urbani che prestavano servizio nella piazza”.
“È noto che da qualche tempo, finalmente – scrivono gli attivisti -, a Messina si è dichiarata guerra alla sosta selvaggia: prima l’arrivo della macchina con telecamera eye scout e poi nuovi vigili in servizio per strada. Non vorremmo che i destinatari di tante giuste attenzioni siano però solo i cittadini comuni, mentre comandanti, autorità e chiunque possa pronunciare il classico ’Lei non sa chi sono io’ goda di un tacito salvacondotto. Del resto fresca nella memoria è la registrazione della telefonata che la presidente del consiglio comunale Emilia Barrile ha fatto ai vigili per ‘chiedere spiegazioni’ anche in relazione ad un verbale fatto alla sua macchina. Come si fa a tuonare sempre contro inciviltà ed abusivismo se poi sono proprio i vertici ad infischiarsene del senso civico, mentre a vantaggio di fotografi e telecamere ostentano solennemente il loro alto senso dello stato. Abbiamo atteso una settimana, certi di sentire qualche parola da una giunta che ha fatto del senso civico la sua bandiera. Ci sarebbe bastato, tra un post sulla mafia ed una foto alla Leopolda, anche solo un tweet sull’argomento, ed invece niente. Ora restiamo in attesa di sapere se e quante multe sono state fatte a queste auto, le motivazioni per cui questo non è stato eventualmente fatto, i doveri cui stavano adempiendo o le necessità per cui si doveva creare intralcio e pericolo alla circolazione. Vale forse la pena annotare come alla fine della cerimonia, mentre molte delle alte cariche presenti si dirigevano verso le auto in sosta vietata, la più alta delle autorità presenti, il vice presidente della Camera, Luigi Di Maio, si avviava a piedi in direzione opposta”.