Il Dipartimento Cimiteri versa in situazione disastrosa a causa della ormai cronica mancanza di personale. Adesso però questa carenza sembra possa seriamente mettere in discussione la realizzazione di progetti di recupero, bonifica e costruzione di nuove sepolture. A lanciare l’allarme sono sette consiglieri comunali che hanno deciso di accendere i riflettori sul problema per provare a “svegliare” l’amministrazione comunale sulle pecche della macchina amministrativa di Palazzo Zanca. Nino Carreri, Daniela Faranda, Nino Interdonato, Libero Gioveni, Giuseppe Santalco, Carlo Abbate e Pierluigi Parisi scrivono di avere ben chiare le difficoltà incontrate dall’amministrazione nel reperimento di risorse interne da destinare ai dipartimenti che versano in gravi difficoltà, in termini di personale idoneo alle competenze richieste, così come riconoscono la mole di lavoro di cui è gravato il Dipartimento. Ma ritengono che la programmazione in un settore così delicato, come quello dei Cimiteri, sia essenziale, perché a Messina, bisogna affrontare un fabbisogno di celle/tumuli/loculi che arriva a circa 2500 posti.
I consiglieri rilevano che il personale che negli ultimi anni è stato posto in quiescenza non è stato mai rimpiazzato con altro di pari qualifica e questo rischia di arrestare la programmazione e, con essa, la disponibilità di posti per la sepoltura rischia di esaurirsi nel breve volgere del tempo. Nessuna novità è arrivata poi con le nuove assunzioni del personale appartenente alle categorie protette, in gran parte destinato alla sorveglianza nei cimiteri, urbani e suburbani.
Per questo chiedono al sindaco Accorinti se è stato informato dall’assessore Ialacqua e se è a conoscenza della situazione drammatica in cui versa il Dipartimento Cimiteri sul versante risorse umane, della logistica e della sicurezza dei luoghi di lavoro. Vogliono sapere se il sindaco abbia mai ricevuto dai responsabili del dipartimento note che certificano le condizioni in cui è costretto ad operare il personale, carente sotto il profilo numerico e delle qualifiche occorrenti e
se l’amministrazione è cosciente del fatto che, perdurando l’insufficienza organica di personale non si riuscirà ad espletare gli incarichi ed a raggiungere gli obiettivi assegnati, andando facilmente incontro a nuove drammatiche crisi di giacenza di salme, con conseguenti rischi igienico-sanitari.