Si parla ancora di cinghiali a Messina dopo gli ultimi risvolti. I branchi ed i singoli esemplari si stanno spingendo sempre più verso il centro urbano, sprigionando curiosità e allarme nei cittadini. Le istituzioni, volendo fronteggiare la questione, scendono in campo per esprimere la loro opinione. Paolo Barbera, Consigliere della V Circoscrizione, in vista dell'incontro che si terrà nella sede dell'assessorato comunale all'ambiente mercoledì, ha proposto diversi punti che calmare gli animi e contenere il problema, visto che alcuni cinghiali sarebbero anche affetti da tubercolosi, quindi rappresenterebbero un rischio per i messinesi.
Barbera ha chiesto quindi che venga dichiarato lo stato d'emergenza e nominato un commissario dotato dei necessari poteri; una flessibilità maggiore, in ragione della situazione presente, della disciplina dell'attività venatoria, attualmente limitata al periodo compreso tra l'1 novembre ed il 31 gennaio, con varie restrizioni. Inoltre, un servizio attivo che possa prelevare in sicurezza i cinghiali eccessivamente vicini ai centri abitati e, infine, con una valutazione estremamente accurata, pensare all'adozione di piani di cattura e abbattimento, di recente normativamente ammessi in casi straordinari.
Oltre ai cinghiali, anche il degrado interessa le strade messinesi, e sono i lettori ad indicare le situazioni drastiche. Il Signor Rolando Pedicini, in una zona "vittima" recentemente proprio del passaggio degli animali selvatici, Via Leonardo Sciascia, segnala delle lastre di ethernit scaricate comodamente in un cassonetto, il materiale rappresenta ovviamente un pericolo per i residenti. Le note riguardanti l'incuria cittadina arrivano anche e soprattutto dai rappresentanti politici.
I Consiglieri della III Circoscrizione, Mario Barresi e Benedetto Vaccarino, hanno infatti spiegato come in Via Reggio Calabria, nel rione di Provinciale, sia presente una vera e propria discarica a cielo aperto di suppellettili e, inoltre, la scerbatura non venga effettuata da circa 2 anni. "A cosa servono le richieste le delibere gli appelli dei consiglieri?", scrivono i Consiglieri nella nota, "Tranne se non a sprecare carta? L'amministrazione ci dica cosa rispondere alla gente che reclama giustamente i propri diritti… cioè quelli di avere servizi funzionanti quotidianamente. Ormai alle chiacchiere non crede più nessuno".
Claudio Panebianco