Ha scelto di chiudere gli appuntamenti programmatici di questa campagna elettorale dalla scalinata Santa Barbara, una delle opere di riqualificazione progettate e iniziate quando era ancora l’assessore ai lavori pubblici della giunta Buzzanca. Gianfranco Scoglio, candidato a sindaco di Nuova Alleanza, non vuole essere l’alternativa, come si presentano tutti gli altri, ma la continuità e la competenza. “Tutti si sono impegnati a demonizzare il centro-destra, ma questa scalinata dimostra il contrario” ha detto oggi Scoglio accanto all’assessore delegato alla Pubblica Istruzione Antonio Grasso, ex preside del Maurolico.
Quest’ultimo appuntamento lo ha voluto dedicare al Tirone e agli interventi di riqualificazione del quartiere storico. Per il candidato di Nuova Alleanza occorre rivedere subito il piano industriale della società di trasformazione urbana Tirone s.p.a. anche in vista del riassetto societario e della vendita da parte di alcuni azionisti della loro partecipazione sociale. Il piano che propone prevederà oltre agli interventi esterni all’area, per un fabbricato residenziale a canone sostenibile per i nuclei familiari ancora insediati in immobili fatiscenti, la cui realizzazione è stata finanziata nell’ ambito del Contratto di Quartiere, le seguenti funzioni: recupero delle preesistenze storiche da adibire a finalità pubblica ed in particolare botteghe per l’ insediamento di attività artigianali di qualità e alloggi a canone sostenibile per giovani coppie; parcheggio di interscambio per 400 posti auto con accesso dal quartiere Tirone e dal Viale Italia; riqualificazione di Piazza del Popolo; interventi di demolizione e rigenerazione dei vecchi fabbricati esistenti con limitazione di tutte le altezze al di sotto del ciglio stradale del Viale Italia ad esclusione del fabbricato di Viale Cadorna da uniformarsi alle altezze dei fabbricati limitrofi; realizzazione del II Palazzo di Giustizia in ipotesi in cui non possa essere realizzato presso il fabbricato dell’ ex Casa dello Studente o non abbia le necessarie volumetrie. Per garantire il corretto equilibrio del piano economico-finanziario in relazione al sostanziale incremento delle infrastrutture pubbliche, la società potrà prevedere la delocalizzazione dei fabbricati destinati a residenze ed uffici nelle aree di proprietà comunale del comparto di via La Farina e/o dell’ isolato 88 di v.le S. Martino, previo concorso di progettazione per un edilizia innovativa ed ecosostenibile. Saranno inoltre utilizzati quali co finanziamento i fondi Ministeriali per il II Palazzo di Giustizia nonché quelli previsti per i parcheggi pubblici.
Tracciando invece un bilancio di questa campagna elettorale Scoglio punta il dito contro le tante bugie che l’hanno caratterizzata, a cominciare dal dissesto e dal balletto dei numeri, costruito secondo lui ad arte per danneggiare chi ha già avuto esperienze di governo. Ricorda di essere lui l’artefice della sospensione della valutazione del piano di rientro, nella parte relativa alle entrate che sarebbero dovuto derivare dal contratto di servizio Amam, da parte del Ministero per evitare la dichiarazione di dissesto prima del voto. Definisce bugie le dichiarazioni del Presidente Crocetta come quella sul finanziamento della tratta ferroviaria Messina-Catania-Palermo, non chiarendo che si tratta di Taormina-Catania-Palermo, o ancora il progetto della via don Blasco per il quale non ci sarebbe ancora la copertura economica. Rivendica l’originalità del suo programma, ricorda le cinque delibere da attuare nei primi 50 giorni di amministrazione se la città dovesse sceglierlo come primo cittadino, ribadisce di essere stato l’unico ad aver scritto al Ministro D’Alia per la questione Ponte sullo Stretto, ha sottoscritto un protocollo d’intesa con i sindaci calabresi per l’Area integrata dello Stretto. Alla base di tutto resta però il Messina 2020, quel piano che è fulcro dell’impegno che Gianfranco Scoglio ha deciso di mettere alla base del suo impegno e di questa campagna elettorale che definisce “bellissima, a costo zero, con comizi in tutte le piazze, riscontrando consensi da parte della città soprattutto in quello che sarà la città secondo il Messina 2020”.
(Francesca Stornante)