Si sta diffondendo da qualche tempo un nuovo modo di coltivare la terra, un ritorno alle origini che passa però anche dalla messa in pratica di tecniche innovative. In un territorio in cui il verde sembra sempre meno e il cemento sempre di più, c’è chi si impegna per fare in modo di non perdere le abitudini buone, nel rispetto dell’ambiente, ma anche di se stessi tramite una sana alimentazione. Alcune associazioni del comprensorio jonico si sono unite per lanciare un progetto che ha già preso piede in altre parti d’Italia e ha ottenuto i meritati consensi. Il progetto dell’orto condiviso, uno spazio inutilizzato trasformato in orto in cui chiunque può dedicarsi alla coltivazione e alla produzione di cibo.
“Chi semina raccoglie” è il motto dell’iniziativa pensata dall'Associazione APE, Aula Permanente di Ecologia, il Comitato Jonico Beni Comuni, i Sementi Indipendenti e il Gruppo Agesci S. Teresa di Riva che domenica 25 gennaio presenterà a Savoca (Centro di Educazione Ambientale) il progetto: “Chi semina raccoglie parte proprio dai semi – dichiarano gli organizzatori – l'unità fondamentale per un'agricoltura sana e rispettosa dell'ambiente, collegandosi anche al progetto “Sementi Indipendenti”, la prima banca dei semi Siciliani. Il primo incontro per l'avvio dell'orto condiviso, a cura della banca dei semi, sarà, infatti, indirizzato alla conoscenza dei semi biologici e autoctoni, con un laboratorio per la semina delle piante da seminare adesso e mettere a dimora nell'orto primaverile”.
Il progetto si rivolge a tutti coloro che vogliono condividere l’arte della coltivazione e lo scambio di saperi e tecniche nuove, come la’agricoltura biologica, la Permacultura, l’agricoltura rigenerativa: “Coltivare condividendo, non solo per auto-prodursi il cibo ma per creare comunità e partecipazione, prendendosi cura di se stessi e della Terra”.
Giusy Briguglio