Un primo segnale negativo si era avuto in mattinata, quando il commissario Croce aveva reso noti i numeri delle passività di palazzo Zanca: oltre 392 milioni di euro. Una cifra enorme che non consente lo spreco di un solo euro e che anzi, nel piano decennale di riequilibrio, prevede tagli, recupero crediti e nessuna nuova assunzione.
Ed infatti, nel pomeriggio, quanto temuto è stato confermato da Croce, che ha tenuto un vertice con le rappresentanze sindacali unitarie dei Vigili Urbani, il comandante della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi, il dirigente alle partecipate, Antonino Cama e il segretario generale Santi Alligo, in merito alla situazione dei contrattisti del Corpo di Polizia Municipale e, più in generale, di tutti i contrattisti comunali.
La riunione tecnica era stata più volte richiesta dalle organizzazioni sindacali e dalle commissioni consiliari interessate. Ora si è finalmente svolta, ma i risultati non sono quelli sperati. A raccontarci l’esito della discussione è il presidente della IX commissione consiliare, Nino Carreri, presente in qualità di “ospite” e promotore del dialogo tra le parti: “Il commissario ha spiegato che non è possibile fare alcuna integrazione oraria, né nessuna nuova assunzione, considerati i debiti del Comune. A questo punto bisogna attuare delle scelte politiche ben precise, valutando quali strade intraprendere per la sopravvivenza del Corpo di Polizia Municipale. Il comandante Ferlisi già da tempo lamenta l’impossibilità di svolgere alcuni servizi per l’esiguità dell’organico e, continuando di questo passo, la situazione, invece che migliorare come sarebbe necessario, peggiorerà”.
Quali allora le soluzioni? “Neppure oggi siamo riusciti a capire – prosegue Carreri – che fine facciano i proventi dell’ecopass. Dovrebbero essere inseriti in una voce specifica del bilancio, ma su questo punto non c’è ancora chiarezza. Ed inoltre è necessario che si avvii un’interlocuzione col Governo nazionale per la proroga dei poteri dell’ordinanza di protezione civile ministeriale. Lo hanno fatto i deputati nazionali Garofalo e Genovese, ma le loro richieste non hanno avuto alcun seguito. Oggi abbiamo chiesto al commissario Croce di intervenire presso il Governo per ribadire l’istanza. A Messina lo stato di emergenza non è affatto cessato, la città continua ad essere massacrata dai tir che ci ritroviamo anche in centro. Ed ancora oggi non si sa neppure se e come siano stati utilizzati i fondi dell’Opcm del 2007”.
Le tre situazioni più critiche per le quali era stato dichiarato lo stato di emergenza a Messina riguardavano lo svincolo di Giostra, il porto di Tremestieri e il Corpo di Polizia Municipale. Lo svincolo, nonostante si sia a pochi metri dal traguardo, non è ancora pronto; per il porto c’è in ballo un ricorso che si discuterà a marzo e manca ancora la stazione appaltante; per i vigili si è giunti all’assunzione di 20 agenti a tempo determinato che, se le cose non cambieranno, non vedranno il loro contratto rinnovato.
A tal proposito, Carreri ha fatto avere a Cama e Alligo le copie di diverse delibere esitate da altri Comuni in Italia che sono intervenuti coi fondi dell’articolo 208 del Codice stradale per la stabilizzazione dei vigili precari o quantomeno per una proroga temporanea. La proposta sarà valutata dai dirigenti comunali.
L’attenzione non è stata posta solo sul Corpo di Polizia Municipale, ma anche sulla situazione di tutti gli altri contrattisti comunali, che attendono da anni almeno un’integrazione oraria. A palazzo Zanca ci sono oltre 300 precari, anche nei posti chiave dell’amministrazione, che con 18 ore a settimana fanno fatica ad andare avanti.
La luce in fondo al tunnel neppure si intravede, ma i presenti son riusciti a strappare un impegno al commissario Croce. Già domani chiederà un incontro ad hoc al presidente della Regione, Rosario Crocetta, che più volte ha mostrato sensibilità sulla vicenda. Croce ha posto come unica condizione che accanto a lui ci sia il ragioniere generale Coglitore. L’occhio è sempre rivolto ai conti del Comune. La speranza, l’ultima rimasta, è sempre rivolta al presidente Crocetta.
(Marco Ipsale)