Le multe comminate dagli ausiliari del traffico sono valide solo se sanzionano chi non ha pagato il gratta e sosta e o chi impedisce la libera sosta nelle aree a pagamento. In pratica gli ausiliari del traffico hanno competenza solo all’interno delle Zone a traffico limitato, quindi all’interno delle strisce blu, e lungo le corsie riservate ai mezzi pubblici. Stop. Non possono fare nessun altro tipo di multa. A chiarirlo è la recente sentenza dello scorso 16 febbraio della Corte di Cassazione che ha dato ragione ad un automobilista che a Torino aveva chiesto l’annullamento di un verbale comminato da un ispettore della GTT ad un mezzo che era stato lasciato sul marciapiede. Proprio la GTT con cui da ormai due anni Messina tiene un rapporto di collaborazione per il trasporto pubblico locale e da cui proviene il direttore dell’Atm. Così anche a Messina, come nel resto d’Italia, tutte le multe firmate in questi mesi dagli ausiliari del traffico dell’Atm, fuori dalle strisce blu, rischiano di dover essere tutte annullate. A naufragare sono anche i progetti di viabilità che l’assessore Gaetano Cacciola aveva messo a punto proprio in queste settimane, contando sull’utilizzo degli ausiliari Atm e dei 23 nuovi agenti di Polizia municipale che dal 1 febbraio sono sulle strade messinesi. L’obiettivo era un controllo più serrato soprattutto sulla sosta selvaggia. L’assessore dovrà rinunciare al prezioso contributo che in questi mesi gli ausiliari avevano dimostrato di poter dare.
La questione è stata al centro di una riunione che si è tenuta venerdì presso l’Assessorato alla Mobilitò Urbana. C’erano l’assessore Cacciola, il comandante della Municipale Ferlisi, il direttore dell’Atm Foti e i responsabili degli uffici Contenzioso, Contravvenzioni, Ricerche, studi, formazione e statistica. Dal vertice è stato stabilito che «il personale dipendente dell’Azienda Trasporti Municipalizzata, con la qualifica di Ausiliario del traffico, dovrà espletare le proprie funzioni solo all’interno della Ztl, nelle zone a pagamento date in concessione all’Atm e lungo le corsie riservate ai mezzi pubblici».
Sono state anche fissate in modo chiaro quali dovranno essere le competenze in materia di multe: «Il personale è abilitato a sanzionare le modalità di sosta irregolari legate al mancato pagamento della tariffa oraria e quelle che impediscono la libera fruizione del parcheggio nell’area data in concessione. Potrà verbalizzare anche la circolazione e la sosta all’interno delle corsie riservate ai mezzi pubblici. Potrà disporre la sanzione accessoria della rimozione del veicolo nei casi in cui si impedisce la sosta agli altri veicoli, doppia fila e sosta in corrispondenza di fermata bus o taxi».
Si corre dunque ai ripari per le multe già comminate dagli ausiliari messinesi. Durante la riunione è stato stabilito che «il Responsabile della sezione contravvenzioni dovrà, in via cautelativa, evitare le notifiche dei verbali di sosta irregolare elevati dagli ausiliari del traffico al di fuori della Ztl e non dovrà avviare l’iter per le notifiche di tutti quei verbali che, seppur elevati all’interno dell’area data in concessione, non riguardano direttamente la libera fruizione del parcheggio a pagamento». Rimangono valide le multe riferite alla sosta e alla circolazione all’interno delle corsie riservate a bus e tram.
Sulla vicenda arriva l’intervento dell’Orsa che definisce quanto accaduto come l’ennesima gaffe di Foti e Cacciola. Per il sindacato la sentenza della Corte di Cassazione evidenzia “la supponenza e l’incompetenza con cui è gestita l’azienda di trasporto pubblico di Messina”.
«L’Orsa lo ripete da mesi. Il Comune non può emettere dei provvedimenti che stabiliscono regole differenti, accordando poteri più ampi agli ispettori della società di trasporto o agli ausiliari e autorizzandoli ad accertare anche le violazioni in materia di sosta su tutto il territorio comunale. Si vanifica così l’intento della direzione aziendale e della giunta comunale di fare cassa sostituendo i costosi Vigili Urbani con Ausiliari del traffico pagati molto meno e con contratti ancora vergognosamente part-time» scrive il sindacato che ricorda come aveva già preannunciato ampiamente gli errori grossolani a cui si stava andando incontro, «ma la proverbiale arroganza della direzione aziendale e dell'assessorato competente, che si confrontano solo con le controparti gradite, hanno confezionato l’ennesima figuraccia destinata a produrre un notevole esborso di risorse pubbliche per risarcire i cittadini che legittimamente presenteranno giusto ricorso».
«Hanno preso in giro gli ausiliari del traffico rispondendo all’annosa rivendicazione di contratto full-time con effimeri avanzamenti di parametro, peraltro, previsti dal Contratto Collettivo senza scenografiche selezioni, e li hanno riversati irresponsabilmente in strada a fare un lavoro oltre le loro competenze a costo zero».
Per l’Orsa i recenti eventi (errata applicazione della Legge Brunetta e contenzioso vinto dai lavoratori, sentenza sugli ausiliari e contenzioso per la mancata distribuzione del vestiario negli anni) dimostrano come i programmi della Giunta Comunale e della Direzione Aziendale siano fondati sul nulla: «L’estensione dei poteri agli ausiliari del traffico era fra i progetti volti a recuperare risorse per riconoscere l’orario full-time ai lavoratori e fare cassa in previsione del dimezzamento delle sovvenzioni comunali ad Atm che sono passati da 17 milioni agli attuali 14 milioni e presto saranno ridotti a soli 9 milioni annui ( solo per pagare gli stipendi servono circa 20 milioni all’anno) e mentre i contributi comunali vanno assottigliandosi le previste entrate alternative crollano sotto le sentenze del tribunale. Che sia giunto il momento per Foti e Cacciole di pensare a ragionevoli dimissioni?» conclude l’Orsa.
Francesca Stornante